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Animali Notturni

Nocturnal Animals Amy Adams

Cosa vi viene in mente se dico Tom Ford?

Tom Jones

…no, lui è Tom Jones, cercate di non fare confusione. Aprite google… cliccate su immagini, scrivete lì sopra TOM FORD… eccolo, lui!

Tom Ford

Il signore elegantissimo con gli occhiali è proprio Tom Ford, ha cinquantacinque anni ma ne dimostra quaranta (ho più capelli bianchi io), ha rilanciato il marchio Gucci negli anni 90 e successivamente ha creato il suo brand personale, cura gli abiti di James Bond e si batte per i diritti degli omosessuali. Insomma, è uno che può sostanzialmente fare quello che cazzo gli pare. E nel 2008 ha deciso di darsi al cinema.

A Singe Man Tom Ford

Il suo esordio, A Single Man, è un gran bel film. Con una fotografia espressiva e affascinante, un montaggio curato fin nel più piccolo dettaglio, un protagonista (Colin Firth) che si è meritato la nomination all’Oscar (ma ha vinto il grandissimo Jeff Bridges). La storia di A Single Man è certamente significativa per la vita di Ford, visto che parla dell’ultimo giorno di vita di un professore omosessuale nella California del 1962, intenzionato a suicidarsi perché non riesce a sopportare di vivere senza il compagno, morto otto mesi prima. Nonostante la storia toccante, A Single Man stupì soprattutto per la forma perfetta… ma forse non dovrei parlare di forma, visto che il regista è Tom Ford l’eleganza era il minimo… dovrei parlare di perfetta conoscenza del media cinema. Il film a qualcuno è sembrato un po’ freddo, ma l’empatia con il protagonista è evidente anche nei dettagli minimali, non c’è bisogno di calcare troppo la mano per sottolinearla. Vinse il Queer Lion a Venezia, e se non l’avete mai visto guardatelo 🙂

Arrivati al 2016, ecco Animali Notturni.

Animali Notturni poster Amy Adams

Il film parla di Amy Adams, algida (non nel senso dei gelati!) artista e gallerista di successo, che vive un matrimonio apparentemente perfetto, ma in realtà freddo come un Calippo dimenticato in freezer due anni prima (ma allora i gelati c’entravano!), con un marito bello, miliardario ed elegantissimo. La vita di Amy Adams nella sua grande casa è come una successione di fotografie di moda. Lei elegantissima sul divano come una diva, lei perfetta davanti alla finestra, lei che non dorme da mesi ma è comunque sempre perfettamente truccata e pettinata anche alle cinque del mattino, mentre io alla stessa ora ho più occhiaie di Benicio del Toro dopo tre settimane di bagordi a Tijuana. Che poi è tutto finto, visto che gli affari del marito vanno male e i soldi stann0 per finire, e addirittura la coppia progetta di vendere i quadri appesi alle pareti per tirare avanti un altro po’ facendo finta che la ricchezza sia infinita.

Animali Notturni

Per risparmiare sta bevendo Tavernello, ma non diciamolo

A rompere la sua routine fatta di bicchieri di vino bevuti in solitudine e installazioni artistiche di dubbio gusto, arriva per posta un romanzo del suo ex marito Edward Sheffield, intitolato Animali Notturni. Lui la chiamava proprio così, animale notturno, perché anche a venti anni non dormiva mai. Il romanzo è dedicato a lei, “per Susan“, e la lettura la immergerà in un mondo totalmente estraneo al suo, che però sembra avere tanti punti in comune, come una enorme metafora…

Animali Notturni Aaron Taylor-Johnson Michael Shannon Jake Gyllenhall

Ho letto molte recensioni che parlavano di Animali Notturni come un perfetto gioco a incastri, il libro nel film tratto da un libro e visto come un film. Non so se sono d’accordo, perché mi pare evidente come l’unico punto di vista presente nella narrazione sia proprio quello di Amy Adams. Il libro è del suo ex marito, ma è la sua immaginazione che glielo fa vivere a quel modo, e non è affatto un caso che ex marito Edward Sheffield e protagonista del libro Tony Hastings siano entrambi interpretati da Jake Gyllenhaal, come non è un caso che moglie e figlia del libro siano entrambe rosse e somiglianti a Amy Adams. Lui è davvero lui, lei non è lei ma è evidente che è come se lo fosse. L’animale notturno Amy Adams è fredda, annoiata e altolocata, il romanzo Animali Notturni è un sorprendente racconto di genere che potrebbe essere uscito dalla penna noir di Joe Lansdale. E aggiungiamo il passato di Amy Adams, ancora una volta veicolato dai suoi ricordi e dalla sua immaginazione. Più che un gioco d’incastri, Animali Notturni pare un gioco di prospettive che via via vanno identificandosi, alla stregua di un disperato tentativo di salvezza personale.

Animali Notturni Jake Gyllenhall

E c’è la dedica, per Susan. Per Susan può voler dire tante cose… Il libro è stato scritto perché lo leggesse Susan? È stato ISPIRATO da Susan? È nato a causa di come Susan ha agito in passato? O è una RIVINCITA contro Susan? Speranze e timori si fondono, la trama del romanzo appassiona la protagonista molto più della vita reale e la sconvolge, e volgendosi al passato vediamo invece come quanto scritto negli anni del matrimonio l’annoiasse. Allora la critica era “parli solo di te”, ora invece è proprio parlando di sé (di loro) che il talento è sbocciato. Un cambiamento che può essere prodromo di un altro cambiamento nei loro rapporti?

Dove Animali Notturni funziona perfettamente è nella parte più inaspettata, quella duramente noir. Se ci immaginiamo la narrazione di Tom Ford come un suadente ed elegantissimo jazz, improvvisamente il regista dimostra di saper suonare anche il blues più malsano, e di saperlo fare alla perfezione. Il lento inseguimento in macchina dei tre poco di buono è puro, marcio blues, i personaggi incontrati sono come carogne che marciscono sotto il sole del Texas. Nel libro, Animali Notturni, giganteggiano personaggi al di sopra delle righe come il sempre mostruosamente bravo Michael Shannon, invecchiato e dimagrito nella parte del Detective Bobby Andes, che spero tanto gli valga l’Oscar. Da sottolineare anche la prova di Aaron Taylor-Johnson, uno che finora era noto soprattutto per i ruoli supereroistici di Quicksilver e Kick-Ass, e che qui dimostra di saper rendere alla grande anche senza un costumino kitsch. I dialoghi tra i tre uomini sono esplosivi, e dimostrano una capacità di scrittura inimmaginabile fino a questo momento.

Animali Notturni Michael Shannon

Dove Animali Notturni funziona meno è nella parte dedicata al presente. Tom Ford qui si lascia forse prendere fin troppo dallo stile, quando uscirà il dvd sarò curioso di provare a fermare qualche fotogramma, le scene sembravano una successione di splendide fotografie ma in qualche momento le metafore si facevano troppo evidenti (REVENGE!), e la vita di Susan/Amy mi ha provocato una certa repulsione, nonostante il punto di vista fosse il suo e fosse evidente il tentativo di creare allo stesso tempo sdegno e simpatia, fino a un finale che non vi racconto perché non vale, ma che ha suscitato reazioni contrastanti in tutto il cinema.

Nocturnal Animals Amy Adams

Le scollature di Amy Adams sono sempre uno spettacolo nello spettacolo

Il film, comunque è una sorpresa in positivo, meglio del già ottimo A Single Man e molto più vicino ai miei gusti di quanto non credessi. Sarei proprio curioso di vedere Tom Ford alle prese con un noir metropolitano, una cosa del genere di L.A. Confidential, con il suo stile ed il suo eclettismo potrebbe venirne fuori una roba imperdibile. Siete d’accordo? 🙂

Voto: **** 1/4

4 thoughts on “Animali Notturni”

  1. L’ho letteralmente adorato, sia nelle scene “patinate” sia in quelle “grezze”: sorprendente come l’immaginazione di una ricca annoiata possa essere brutale e dare corpo alle parole di quell’ex-marito trattato poveraccio alla stregua di un cane. Meraviglioso film!!

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