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Del perché continuiamo a guardare Game of Thrones

Game of Thrones

Qualche giorno fa mi sono iscritto a un gruppo facebook di appassionati di serie tv, e uno dei primi post che ho letto era il classico “qual è la miglior serie tv della storia?”. Come immaginerete, le risposte erano assai varie. Le più gettonate erano Breaking Bad, Supernatural, Lost, Grey’s Anatomy, Sherlock… e Game of Thrones. Tutte opinioni piuttosto popolari. In pochissimi hanno citato veri caposaldi come I Soprano, Oz, The Shield, Twin Peaks, o anche proposte più recenti ma di qualità come True Detective, Westworld e Fargo. Non è certo possibile sindacare sulle opinioni della gente, eppure era piuttosto significativo vedere come molti di coloro che hanno risposto Game of Thrones hanno aggiunto al loro commento le parole “ovviamente”, “senza dubbio”, “di gran lunga” o cose del genere.

Eppure, se ci riflettiamo un attimo, Game of Thrones non è affatto perfetta. Anzi, molti concordano sul fatto che sia proprio fatta male! Basta leggere i divertentissimi riassuntoni di blog come La Bara Volante o L’Antro Atomico del Dr. Manhattan per capire come sia facile prendere in giro la serie, e come alcune puntate (come appunto il famigerato terzo episodio di questa stagione) siano proprio fatte male, con alcune soluzioni talmente povere che non le avremmo approvate neppure in Fantaghirò, e invece nel GiocoTrono sono ancora tutti a dire WOW, BELLISSIMO, NE VOGLIAMO ANCORA!

Perché?

Considerate poi che persino all’Ikea hanno troni più comodi!

Intanto, un’autodenuncia. Anche io sono un fan del Trono di Spade, che rimane l’unica serie che non posso non seguire puntata dopo puntata, il prima possibile dopo la trasmissione originale, anche perché sennò poi su facebook partono tutti con gli spoiler e io mi incazzo. Sono talmente fan da aver scaricato la quarta puntata in versione leakata, nonostante la bassa qualità. Sono fan anche se sono il primo a riconoscere che la serie è spesso molto deludente.

Ma lo stesso, mi sveglio la mattina prestissimo ogni volta che esce l’episodio nuovo, perché devo sapere come continua la storia.

Spoiler?

Ecco, il primo motivo per cui continuo a guardare (ed amare) Game of Thrones è sapere come continua la storia. Ho cominciato con il primo romanzo di George R.R. Martin molti anni fa, diviso in Italia in due parti. Il secondo è stato diviso addirittura in tre, ma l’ho divorato lo stesso. Quando l’ho finito il terzo non era ancora disponibile in Italia, così l’ho letto in inglese, ed ho fatto lo stesso per il quarto. La prosa di Martin è coinvolgente come poche altre anche quando non succede niente, la sua capacità di costruire un mondo credibile fin quasi nel dettaglio è provata, il problema è la sua lentezza nella scrittura. Quando avremmo conosciuto la fine della storia se non fosse stato per HBO? È vero che molti dettagli sono diversi e probabilmente nei romanzi ci saranno delle differenze anche notevoli, ma io come tutti i lettori ho fatto molte ipotesi sulla trama, e VOGLIO SAPERE COME VA A FINIRE prima di morire. O prima che muoia il vecchio scrittore sovrappeso, maledetto lui.

Game of Thrones

I romanzi di GoT sono coinvolgenti soprattutto perché i personaggi sono scritti benissimo, e questo è uno degli aspetti che sono stati ben trasposti anche nella serie tv. Certo, i fratelli Stark sono piuttosto diversi dall’idea iniziale di Martin, ma risulta molto difficile oggi immaginare una Cersei Lannister diversa da Lena Headey, un Jaime Lannister diverso da Nikolaj Coster-Waldau, una Arya Stark diversa da Maisie Williams, un Gregor Clegane che non sia Hafþór Júlíus Björnsson (con tutti i suoi accenti strani), un Davos Seaworth che non sia Liam Cunningham e così via. Per non parlare di Tyrion. I personaggi sono scritti benissimo ed i loro dialoghi sono ancora migliori. È evidente come Martin abbia letto mille volte le opere di Shakespeare, e la sua lezione è stata imparata bene. All’interno dell’ampissimo (e sputtanatissimo) genere fantasy i suoi dialoghi sono tra i pochi davvero convincenti, sia quando puntano all’epico, che quando cercano di divertire, e nella serie sono stati mantenuti quasi uguali. A volte la regia è pigra, ma quello che dicono i personaggi resta comunque impresso. E a me viene voglia di scrivere su facebook “The North remembers” e cazzate del genere.

Game of Thrones Tyrion

Il terzo motivo per cui guardo ancora Game of Thrones è l’attesa del momento iconico. Chi ha già visto il quarto episodio avrà chiara l’idea di un esempio al quale mi riferisco. Almeno da un paio di stagioni a questa parte è come se HBO avesse selezionato bene gli episodi ai quali assegnare non solo un budget maggiore, ma anche i registi migliori. Pur senza essere una divinità della macchina da presa, Matt Shankman (regista del quarto episodio e del quinto – in arrivo la prossima settimana) è sicuramente qualche spanna sopra Mark Mylod, regista dei penosi episodi 2 e 3. Il season finale sarà diretto da Jeremy Podeswa, già regista del primo e di diversi altri episodi tra i migliori delle ultime stagioni. Non è Neil Marshall, ma ci si può accontentare.

Game of Thrones

È ormai chiaro come ad HBO interessino poco incongruenze temporali o geografiche, così come è chiaro che scene non fondamentali ai fini dello sviluppo dei rapporti tra i personaggi (più che tra le loro fazioni) saranno sempre trattati in maniera sbrigativa e a volte persino fuori campo. Lo fa anche Martin, solo che lui lo fa meglio. Di solito come si racconta una storia è più importante della storia che si racconta, spero di aver spiegato bene i motivi per i quali a mio parere Game of Thrones fa in qualche modo eccezione.

Poi ce n’era un ultimo, ma niente, proprio non riesco a ricordarlo.

Ah, già!

6 thoughts on “Del perché continuiamo a guardare Game of Thrones”

  1. Se può consolarti nei forum dedicati alla serie sono ancora più talebani nei riguardi degli episodi e i personaggi della serie. Senza contare il tifo da stadio nei confronti di alcuni personaggi a discapito di altri verso cui c’è un odio atavico che manco Hitler.
    Scherzi a parte io sono un fan della serie e dei libri ( mi sono piaciuti anche gli ultimi due che son stati stra-criticati), ma la vivo per quel che è ovvero intrattenimento.
    Certo ho le mie simpatie e le mie antipatie, ma la cosa finisce lì, non vado certo a sfogare la mia frustrazione verso un tale personaggio sul forum con lo stemma di un’altra casata sulla maglietta. 😛

  2. Mi basta solo l’ultimo motivo 😀
    Comunque io sono un temerario, ed aspetto (anche rischiando di incorrere in qualche spoiler) la fine della stagione per vederla 😉

  3. Ci hanno fregati tutti con il sorpasso, la pigrizia di Martin ora costringe noi vecchi lettori dei romanzi a seguire la serie per sapere come va a finire. Se dovessi spezzare una lancia a favore di “Giocotrono” direi che è una serie che fa costume, ha il suo buon impatto sulla cultura Pop (o popò a giudicare dalla tua ultima gif). Per me le serie belle sono altre (molte le hai citate tu) ma questa si guarda, anche per scherzarci sopra (grazie per la citazione!), per fortuna a differenza dei “Camminamorti” questa è destinata a finire, prima di scadere completamente 😉 Cheers

    • La saga dei camminamorti, ahimé, l’ho abbandonata. Nonostante adori tutto ciò che è zombie proprio non ce la facevo più…

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