fbpx
logo

Dieci motivi per riguardare Balle Spaziali

Balle Spaziali Locandina
Se riesci a leggere questo, non hai bisogno degli occhiali

Riconoscete la citazione, non è vero? Balle Spaziali è uno dei film che più ho amato nella mia vita, del quale ancora oggi posso recitarvi dozzine di dialoghi a memoria e che probabilmente ho visto persino più volte del capolavoro parodiato Star Wars. Alle medie avevo una vera e propria venerazione per Mel Brooks, riguardavo ogni volta che mi era possibile questo film e La Pazza Storia del Mondo, i miei due preferiti. Li adoravo, mi facevano scompisciare dal ridere, e ancora non avevo mai visto la sua produzione precedente! Nel preparare questo articolo sono andato a riguardare i classici giganti del settore come IMDB, Metacritic o Rotten Tomatoes, pensando di trovarmi di fronte all’esaltazione di un classico della comicità, ma ho scoperto con sgomento che la critica è piuttosto freddina rispetto al film di Mel Brooks. Molti ne parlano come di un film svogliato dal punto di vista della scrittura, prevedibile, un po’ volgare, uscito fuori tempo massimo e non all’altezza dei capolavori dell’autore come Frankenstein Junior o Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco. E magari hanno anche in parte ragione. Ma credo che ancora oggi, nel 2018, valga ancora decisamente la pena di riguardare Balle Spaziali. Ecco perché!

1- Nessuno rompe la quarta parete come Mel Brooks

Balle Spaziali

Balle Spaziali è il primo film che mi ha insegnato che la quarta parete può essere rotta. Lord Casco in particolare guarda spesso in camera, come a rendere partecipi gli spettatori della sua triste sorte. Una della mie scene preferite è quella in cui per scoprire i piani dei loro nemici Casco e il Tenente Nunziatella mettono la videocassetta istantanea di Spaceballs, già disponibile nonostante stessero ancora girando il film. Altra scena memorabile è quella in cui i cattivi catturano i protagonisti, solo per scoprire che in realtà non sono davvero loro, ma le controfigure!

2- Il merchandising è l’unica cosa che conta

Il film di Mel Brooks è sempre la migliore (e più spassosa) risposta a chi continua a sostenere la serietà e quasi la santità di Guerre Stellari. Come dice il saggio Yogurt: “Mettiamo il titolo del film su ogni cosa. Pubblicità! Promozione! Ecco come questo film farà i veri soldi. ‘Spaceballs’ – la maglietta; ‘Spaceballs’ – il libro da colorare; ‘Spaceballs’ – il cestino da pranzo; ‘Spaceballs’ – fiocchi d’avena; ‘Spaceballs’ – il lanciafiamme! I bambini lo adorano. Ultimo, ma non meno importante, ‘Spaceballs’ – la bambola. Me.” La post-produzione del film tralaltro è stata gestita proprio dalla Industrial Light and Magic di George Lucas, che si accordò con Brooks chiedendogli di non produrre action figure o altro di Balle Spaziali… perché altrimenti sarebbero state troppo simili alle sue! Lucas tralaltro ha adorato il film, e ha detto che l’ha fatto morire dal ridere.

3- John Candy!

John Candy Spaceballs

È sempre un piacere riguardare l’irresistibile John Candy all’opera. La sua interpretazione del Canuomo Rutto è davvero memorabile, e anche solo guardandolo muoversi e dimenare la coda non riesco a rimanere serio. Le orecchie e la coda erano tralaltro telecomandate: oltre a due ore di trucco ogni volta, Candy si portava sulla schiena una batteria pesante quasi 10kg che alimentava i loro movimenti. La coda veniva fatta dimenare dallo stesso Candy tramite un pulsante nascosto sotto il trucco della zampa, mentre alle più complesse orecchie pensava un assistente. E “il miglior amico di sè stesso” è una definizione geniale.

4- Lord Casco!

Rick Moranis Balle Spaziali

Se John Candy è memorabile, Rick Moranis nella parte di Lord Casco è semplicemente sensazionale. Il suo ingresso in scena è da applausi, e per tutto il film Lord Casco riesce a mantenere un’aria scazzata che fa scompisciare. La sua versione del casco “da deserto” è un altra cosa che dovete vedere per credere.

5- …e il resto del cast!

Bill Pullman Spaceballs

Mel Brooks ha cercato per molto tempo di ingaggiare come protagonisti nomi di richiamo come Tom Cruise o Tom Hanks, ricevendo solo rifiuti. Quando entrarono nel cast due grandi della commedia come Candy e Moranis si rese finalmente conto che ora poteva anche rischiare e assumere uno sconosciuto. Vide Bill Pullman, allora un perfetto sconosciuto, recitare a teatro, e pensò subito che sarebbe stato perfetto come Stella Solitaria. Bill non aveva neanche mai visto Guerre Stellari fino ad allora, ma si dedicò moltissimo alla parte e cominciò così una carriera che gli ha portato grandi soddisfazioni.

Daphne Zuniga

Anche Daphne Zuniga, nel ruolo della Principessa Vespa, è davvero ideale come parodia di Leia, e anzi si potrebbe anche insinuare che sia una attrice persino migliore di Carrie Fisher… Ahem… Lei non ha avuto una carriera altrettanto importante, ma insomma… Melrose Place non era troppo male, no?

6- Italians do it better

Negli anni ’80 noi italiani non ci limitavamo a prendere film e a tradurli un po’ a casaccio, no, c’era un grande sforzo di adattamento che a volte ha provocato disastri… ma altre volte capolavori. Proprio Mel Brooks ne ha beneficiato in Frankenstein Junior, e la famosa traduzione “lupo ululà castello ululì” è stato spesso citata come esempio di battuta migliore che in originale. Anche in Balle Spaziali gli esempi non mancano, partendo dalla traduzione del nome del Colonnello Nunziatella (in originale Sandurz, che cita una famosa scuola militare americana) e di Rutto(lomeo), da Barf(olomew). Ci si può chiedere anche come sia venuto in mente agli adattatori di usare una imitatrice di Tina Pica per la voce della robotella d’onore Dorothy, ma se il risultato fa ridere così tanto… Ovviamente in un film così dipendente dai giochi di parole non tutto poteva essere tradotto letteralmente. Tornando a Nunziatella, quando Casco gli chiede “quale è il problema Colonnello Nunziatella? Cacarella?”, in originale diceva “Chicken?”, che era un riferimento alla nota catena di fast food Kentucky Fried Chicken, che ha come fondatore e come figura quasi mitica il Colonnello Sanders. Intraducibile da noi. La rima è stata un modo di salvare la battuta… non male!

7- Le chicche nascoste

Balle Spaziali è spesso citato come esempio di comicità semplice e di grana grossa, ma a guardar bene ci sono anche delle battute più sottili, che possono anche sfuggire a un occhio non troppo attento. Il Millenium Falcon che appare poco prima del finale, il rumorista di Scuola di Polizia che porta praticamente di peso il suo personaggio nell’equipaggio, la “Galassia di Ford” da cui proviene Stella Solitaria…

8- Non solo Star Wars!

John Hurt Spaceballs

Oh no… not again!

Balle Spaziali è letteralmente infarcito anche di citazioni e parodie di altri film. Star Trek in primis (la velocità smodata parodia della curvatura, il teletrasporto – che non funziona – di Snotty, la presa vulcaniana di Spock…), ma anche Alien (con la meravigliosa apparizione a sorpresa di John Hurt), Il Pianeta delle Scimmie, Lawrence d’Arabia… il gioco è quasi infinito!

9- Sono circondato da stronzi!

La scena del tiratore strabico, Tiratore Scelto Philip Stronzo, e di tutti gli altri Stronzo nella nave, è ancora oggi nella sua stupidità una delle mie preferite di ogni tempo. Fantastica!

10- Buon compleanno!

L’ultimo motivo per cui dovreste rivederlo, e il primo per cui dovreste rivederlo proprio oggi, è che Balle Spaziali usciva nella sale italiane il 15 Gennaio 1988, esattamente 30 anni fa! In netto ritardo rispetto all’uscita americana, visto che oltreoceano il film era arrivato nelle sale a giugno 1987 e un mese dopo sarebbe addirittura arrivato in VHS. Riguardatelo, e poi tornate a dirmi se siete d’accordo con me e con i miei compagni di avventure in questa celebrazione…

30 Anni di Aliens racconta la più celebre citazione aliena del film

IPMP presenta la locandia italiana dell’epoca

Cassidy usa lo sforzo!

…e che lo sforzo (o la farsa) sia con voi!

27 thoughts on “Dieci motivi per riguardare Balle Spaziali”

  1. IF YOU CAN READ THIS YOU DON’T NEED GLASSES… sono tantissime le battute fin dai primi secondi (finto ossimoro!), come l’astronave che porta sulla “targa” l’avviso WE BRAKE FOR NOBODY, frequentissima sulle autostrade americane
    CONCORDO: è un vero spasso
    quanto ai pregiudizi dei “puzza-sotto-il-naso” su MEL IL GRANDE, ci sarebbe da scrivere un postone apposta (magari lo scriverò presto); a parziale discolpa dei puzza-ecc c’è da considerare che dopo capolavori come YOUNG FRANKENSTEIN e BLAZING SADDLES uno si aspetta che tutto sia perfetto…

    • E “I <3 URANUS!"
      Vero, i veri imperdibili della filmografia di Mel sono arrivati prima, ma almeno fino a Spaceballs sono tutti titoli da guardare!

  2. Per me basterebbe anche la scena con lo xenomorfo ballerino, la prima volta che l’ho visto… XD
    Cavoli, meglio la parodia dell’originale! Mi ha ucciso dal ridere. 😉

  3. Stupisce anche me che “Balle spaziali” sia così poco considerato dalla critica, non mi stupisce quasi per niente invece il fatto che di questo film apprezziamo le stesse cose, ci sono cresciuto con Mel e il suo umorismo, mi fa piacere vedere che non è stato così solo per me, grande Top Ten! 😉 Cheers

  4. La scena finale con la statua della libertà, mi fece morire all’epoca..e lo vidi al cinema! Come vidi il precedente La pazza storia del mondo (parte 1!)

  5. Giá Ingiustamente considerato minore. Peccato perché ha un cast davvero azzeccato. Certo che a rivederlo oggi… la principessa Vespa che si rifá il naso è un cosa ampiamente superata purtroppo e la scena del merchandising ha finito con il diventare l’ anticipazione di quello che ci aspettava negli ultimi anni! Sic!
    Divertente anche la parodia a 2001! XD

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.