fbpx
logo

Nerve – Watcher or player?

Nerve

E’ davvero strano che Nerve, il film diretto da Henry Joost e Ariel Schulman di cui andrò a parlare, non abbia ancora una data di uscita italiana. Negli USA non ha sfondato ai botteghini ma comunque ha quadruplicato il proprio budget (circa 80 milioni di $ di incasso), ha una attrice protagonista lanciatissima come Emma Roberts, il buon Dave Franco come suo partner e Juliette Lewis come madre, oltre a un cast di contorno di solidi volti televisivi, è dedicato al pubblico young adult che è ormai da anni il più affamato di cinema e il tema trattato (internet, le app, il dark web, i giovinastri scavezzacollo, i giochi online…) è sicuramente di moda. E (spoiler alert) è anche un discreto film! E allora perché non si sa nulla di una sua uscita?

Nerve
Mistero. Per fortuna dei tanti fan di Emma Roberts però si trova sottotitolato in streaming può prendere un aereo e andare a guardarlo in uno dei tanti paesi in cui è uscito al cinema. Proprio come ho fatto io!

Lo spunto dietro Nerve è un gioco online che appassiona i teenager, una specie di obbligo o verità senza l’obbligo, che sfida i partecipanti ad accettare prove sempre più ardite in cambio di denaro. Baciare per cinque secondo uno sconosciuto, ad esempio, può fruttarvi cento dollari. Accettereste o no? Le sfide vengono decise dagli spettatori del gioco, tutte le persone che non vogliono mettersi in gioco in prima persona ma desiderano soddisfare le loro manie voyeuristiche. I giocatori di Nerve lasciano che il gioco abbia accesso ai propri profili facebook, alla cronologia del browsing e alla storia degli acquisti online, ai cinguettii di twitter e persino ai conti correnti. Tutto questo per offrire la sfida personalizzata migliore…

Vee (Emma Roberts) è una brava biondina che si sta per diplomare, vorrebbe iscriversi a una scuola d’arte in California ma non ha il coraggio di chiederlo a sua madre, che preferirebbe tenerla con sé visto che qualche anno prima il fratello è morto subito prima di cominciare il college. Vee è timida e non ha neanche il coraggio di dichiararsi al ragazzo che gli piace. La sua amica Syd (Emily Meade, già in The Leftovers e vincitrice nel 1997 della sezione non-italiani dello Zecchino d’Oro. E’ vero!), invece è tutto il contrario: sfrontata, esibizionista, non a caso è ai primissimi posti delle classifiche di Nerve, e non teme neppure di venire sospesa per aver mostrato il sedere nudo durante una partita di football. Quando Vee scopre il gioco le viene suggerito di iscriversi come spettatore, perché giocare non farebbe assolutamente per lei, ma l’ennesima delusione la spinge a darsi una scossa e a provare. La prima sfida la mette in contatto con Ian (Dave Franco), con il quale darà vita a un team capace di spingersi sempre più oltre, fin troppo oltre…

Nerve

Nerve comincia molto bene. Ci lascia tutto il tempo necessario a fare conoscenza con la protagonista e a immedesimarsi con lei, presentandocene pregi e difetti e introducendoci al gioco prima in maniera indiretta e poi diretta. Ci presenta i suoi amici e fin da subito è chiaro il loro ruolo nella storia. Syd è la scavezzacollo che ama essere al centro dell’attenzione, Liv (Kimiko Glenn, l’asiatica di Orange is the New Black) quella che si fa trascinare, Tommy (Miles Heizer, già in Parenthood) è il bravo ragazzo segretamente innamorato di Vee. Quando le sfide cominciano è facile lasciarsi affascinare: all’inizio sono cose imbarazzanti e divertenti, poi piccoli spaventi senza conseguenze, e piano piano qualche rischio viene introdotto nel gioco… Non si cerca l’impatto immediato e non si esagera, fino a che non è davvero il momento. E allora lo spettatore è talmente immerso nella sfida che viene spontaneo fare il tifo, come nella corsa a perdifiato in moto bendati che incolla veramente alla poltrona.

Nerve

O alle rotaie!

E’ nella parte finale che il film prova a diventare qualcosa in più senza riuscirci appieno. Quando le sfide diventano davvero pericolose e potenzialmente mortali è difficile immaginare che qualcuno avrebbe continuato a giocare, e ancor più difficile è immaginare che un numero così grande di spettatori potesse essere attivamente coinvolto nelle decisioni. E anche la inquietante regola che gli spioni debbano essere puniti (snitches get stitches) da adito a domante inquietanti. In alcuni momenti Nerve sembra quasi implicare che dietro a tutto ci sia chissà quale gigantesca organizzazione segreta, solo che nei momenti finali si scopre semplicemente (forse) che non è così… Nerve prende più di qualche ispirazione dai vari young adult distopici ma anche da The Purge, immaginando che la malvagità delle persone sia lì, e attenda solo di essere liberata. Davanti a uno schermo tutti noi possiamo essere dei mostri… Tema potenzialmente anche nobile, solo che qui è tratteggiato con l’accetta, senza la sensibilità necessaria.

Nerve

Bisogna poi riuscire in una sospensione dell’incredulità di livello superiore per credere nella sottotrama-informatica del film, nella quale emerge anche il personaggio di Azhar (Samira Wiley, ovvero Poussey di Orange is the New Black), amica di Tommy e hacker con tante conoscenze nel deep web. Già che un gioco come Nerve esista è abbastanza da digerire, che poi sia anche modificabile così facilmente, insomma…

Prima del finale, comunque, Nerve ha molte frecce al proprio arco. Innanzitutto Emma Roberts è davvero convincente e si conferma forse l’attrice più in ascesa di questo 2016. Dave Franco dimostra di non essere solo il fratellino di James, e di poter apparire credibile sia in ruoli da commedia romantica che come eroe d’azione. I dialoghi del film sono costruiti benissimo, i personaggi parlano veramente come ragazzi di oggi e non come caricature. Il film sfrutta benissimo le nuove tecnologie, gli schermi dei telefonini, dei computer eccetera, e in definitiva è girato bene. I registi dimostrano di avere imparato qualcosa dall’esperienza fatta con Paranormal Activity 3 e 4, e di saper fare anche di meglio… Tralaltro mi incuriosisce anche il loro Viral, uscito quasi insieme a Nerve, horror a bassissimo budget con protagonista la bella Sofia Black D’Elia, ovvero la vittima di The Night Of.

Nerve sarebbe stato probabilmente più efficace se si fosse accontentato di essere un film più semplice e più incentrato sui personaggi, ma anche così riesce ad essere divertente, veloce, con protagonisti che seppur giovani e carini non mi sono rimasti antipatici e belle scene di azione. Consigliato a grandi e piccini, che siate watcher o player!


Voto: *** 1/2

2 thoughts on “Nerve – Watcher or player?”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.