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La casa + Mamma ho perso l’aereo = La Babysitter

The Babysitter Netflix

Quando penso a una figura minacciosa da utilizzare come protagonista di un horror difficilmente mi viene in mente una babysitter. Ma forse è perché non ho figli. Se ne avessi, magari l’idea di affidarli a una persona che posso anche credere di conoscere ma potrebbe rivelarsi un’estranea mi terrorizzerebbe. Il genere “horror con babysitter” infatti è vivo e vegeto, e negli ultimi anni ci ha regalato titoli diversi tra loro ma comunque inquietanti come Emelie, Babysitter Wanted o, da un punto di vista parzialmente diverso, The Boy. È interessante invece notare come qualche anno prima le babysitter al cinema fossero presenti soprattutto in commedie come Tutto quella notte o …Non dite a mamma che la babysitter è morta. Un blog più serio potrebbe leggerci un metafora sull’aumento delle angoscie genitoriali e sul diverso controllo sulla gioventù ma… ehi, qui siamo sul Cumbrugliume. Non aspettatevi troppo.

The Babysitter Netflix

Anche perché La Babysitter è un film di McG, simpatico cazzone che ha diretto il peggior Terminator (Salvation), il peggior film di Tom Hardy (Una spia non basta) e del quale si può dire che il film migliore sia il primo Charlie’s Angels. Che può anche risultare divertente, ma insomma non è il Padrino. Per fortuna oggi c’è Netflix che non nega una chance a (quasi) nessuno, e così da un mese circa possiamo goderci il suo debutto nell’horror. Non è fantastico?

The Babysitter

Fantastica è sicuramente la protagonista, Samara Weaving, una che come sostiene giustamente Cassidy potrebbe tranquillamente essere la nuova Margot Robbie in chiave horror, visto che già l’abbiamo vista nella prima stagione di Ash vs. Evil Dead. È bona come una fetta di pane con la nutella, succosa come una fiorentina al sangue, sembra persino parecchio simpatica ma quando deve è in grado di risultare inquietantemente credibile come leader di un culto satanista.

The Babysitter

Non è che possiamo ricominciare a ballare?

Pensare che nella prima parte del film McG fa di tutto per fare apparire la sua Bee come la babysitter ideale, ed anzi non possiamo che provare un pizzico di invidia per Cole (il bravo Judah Lewis), che sì, viene bullizzato da tutti e pur avendo dodici anni non viene lasciato a casa da solo dai genitori, ma può godersi la compagnia di una gnocca come lei. Insomma, io a dodici anni avrei firmato col sangue accettando anche di essere picchiato tutti i giorni dai giganti di terza media, pur di passare qualche ora con una così.

Samara Weaving The Babysitter

Ok, anche da quelli di quinta superiore

Bee e Cole ballano, nerdeggiano, chiacchierano come migliori amici e anche Bee sembra davvero apprezzare la compagnia del piccoletto. E chissà, forse è davvero così. L’unica vera amica di Cole non sembra esserne davvero convinta, e ipotizza che nel momento in cui lui si addormenta lei faccia entrare in casa il fidanzato, per fare tutto quello che fanno le babysitter coi loro fidanzati quando hanno una casa libera a disposizione. Cole decide di rimanere sveglio e va a controllare di nascosto, scoprendo che Bee ha davvero fatto entrare qualcuno in casa, e addirittura le cose sembrano migliori di quanto lui potesse sperare!

The Babysitter

Solo che… no.

The Babysitter

Come nella migliore tradizione horror anni 80, c’è di mezzo un rituale satanico preso da un librone che farebbe la gioia della rubrica Pseudobiblia di Non Quel Marlowe, che richiede il sacrificio di un vergine, il sangue di un puro e menate varie. Cole, ovviamente, non ci sta a farsi usare, e quando Bee scopre che sa tutto comincia una caccia all’uomo (anzi, al ragazzo) quasi macaulayculkiniana (ammazza che neologismi), con la pseudo-setta di divi scolastici a caccia dello sfigato. Che è molto meno sfigato di quanto sembri.

Come avrete capito, La Babysitter è una puttanata, ma una puttanata molto divertente, che gioca con un’estetica pop ed è chiaramente rivolto a un pubblico postadolescenziale, ma si permette una libertà notevole e un utilizzo dello splatter superiore alle mie aspettative. È girato bene, è diretto bene e fa passare un’ora e mezza piacevolissima, infarcendola di dialoghi arguti e citazioni cinefile inconfondibili. Sguazza negli stereotipi che avrebbero potuto affossarlo, strizza l’occhio allo spettatore e intrattiene. L’horror non deve essere necessariamente metafora e terrore: preparate un bidone di popcorn e godetevi lo spettacolo!

Altre recensioni del film:

La Bara Volante
Moz O’Clock
Il Giorno degli Zombi
Il Bollalmanacco di Cinema
Once Upon a Time The Cinema

Se alla lista manca la vostra recensione vi prego di segnalarmela nei commenti, la aggiungerò volentieri 🙂

22 thoughts on “La casa + Mamma ho perso l’aereo = La Babysitter”

  1. Questo film sembra fatto dal sarto per queste pagine, infatti aspettavo il tuo parere e ti ringrazio per le citazioni 😉 MancaCoGnome si diverte a fare il giovane, però il film tutto sommato si lascia guardare al pari della sua protagonista, non ti cambia la vita però trovarlo su Netflix gli ha garantito un ottima visibilità, macaulayculkiniana è la parola del giorno! 😉 Cheers

    • Dici bene, senza Netflix non se lo sarebbe cacato nessuno al di fuori della cerchia più stretta degli appassionati. E noi siamo contenti così 🙂

  2. Oh, grazie della citazione!
    Film davvero divertente, lei mi piace molto (non ricordo se hai guardato Mayhem. Nel caso fallo, lei da il bianco anche lì!), sicuramente più di Sarah Bolger in quella ciofeca di Emelie!

  3. Thank u per il link.
    Che dire, la vedo come te: puttanatona che diverte. A un certo punto va proprio non sopra, ma oltre le righe e non è il genere di comicità che amo… però dai, ho comunque apprezzato^^

    Moz-

  4. Non me ne vogliano il Moz e Cass, ma il tuo titolo è quello che ha invogliato più di tutti la visione 😀

  5. Terminator Salvation non mi dispiacque all’epoca 😀 Anatema su di me! Vedo che ormai a Netflix sono lanciati anche sui film dopo le cagate con Adam Sandler.. ho visto in arrivo anche uno con Will Smith

    • Sì le loro produzioni originali stanno sicuramente migliorando, anche se qualche cazzata esce ancora. Tralaltro ho letto in qualche sito americano che i film con Adam Sandler sono tra i più visti della piattaforma 😀

  6. Vi ho visto anche molto Wes Craven, il citazionismo horror e non è comunque servito con la classica stilistica di Scream e soci che ne sono derivati. Secondo me il film avrebbe benificiato ancora di più con l’apporto di una visione più personale e di critica al contesto con un regista come Joe Dante più che il buon McG.

    Comunque veramente la nipote di Hugo Weaving è veramente degna di nota…

  7. A me è piaciuto molto, ma è un prodotto tutto sommato inoffensivo.
    Lo avessi visto da ragazzino sono certo che lo avrei adorato.
    La protagonista è degna della tua rubrica, devo dire. 😛

  8. Ho questo film ancora bello fresco perchè l’ho visto giusto due sere fa e la mia idea è stata esattamente quella che hai scritto nel titolo. Sembrava davvero Mamma ho perso l’aereo ma con una protagonista gnocca di brutto. Peccato però che in alcuni punti il film finisce per prendersi talmente troppo poco sul serio da risultare idiota. Comunque, anche se non c’entra un pene con la trama del film tanta roba la scena lesbo con Bella Thorne…

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