Circa un mese fa ho molto apprezzato sul blog Nocturnia un completissimo speciale sui misteriosi delitti del Lago di Bodom (prima parte, seconda parte, terza parte, finale), così quando ieri ho messo le mani sul film finlandese Lake Bodom, di cui avevo letto benino qua e la, mi sono detto “è un segno, devo guardarlo!”. Ed eccomi qua.
La mia speranza che si trattasse di una rivisitazione dei delitti del 1960, però, si è fermata ai primi minuti. Lake Bodom è ambientato ai giorni nostri, e ha come protagonisti quattro ragazzi poco più che adolescenti. Atte è appassionato di misteri e delitti, e crede di avere una nuova teoria che potrebbe spiegare cosa è successo quella notte, anche se sono passati più di cinquanta anni. L’amico Elias decide di aiutarlo a ricostruire i fatti, ma più che al mistero sembra interessato alla presenza delle ragazze: Ida-Maria e Nora sono state attratte un po’ con l’inganno, è stato detto loro che ci sarebbe stata una festa in una casa, ma la loro presenza è fondamentale per la messa in scena dei delitti. Ida, poi, ha qualche mistero nella sua vita, visto che non usciva di casa da mesi e solo l’insistenza dell’amica è riuscita a smuoverla.

Arrivati sulle rive del lago, le velleità investigative si perdono quasi subito, tra chiacchiere, confessioni e amoreggiamenti. Ma non temiate, un po’ di sangue arriva. Almeno un paio di colpi di scena arrivano (uno più telefonato, l’altro più inaspettato) a rompere la routine, e se il conto dei cadaveri non è per forza di cose elevatissimo il regista Taneli Mustonen (anche sceneggiatore insieme a Aleksi Hyvärinen) dimostra di avere un po’ di gusto e inventiva per il gore.
Lake Bodom è stato pubblicizzato come il primo horror finlandese in grado di competere con quelli internazionali, ha partecipato a diversi festival del settore ricevendo una discreta accoglienza e allo Screamfest 2016 Mimosa Willamo ha vinto il premio come migliore attrice. In effetti il film è fatto bene, anche se non conosco molti altri horror finlandesi a cui paragonarlo 😛 Ci sono un paio di scene notevoli (quella subacquea su tutte) che dimostrano come il regista abbia un notevole occhio, nonostante fino ad ora abbia diretto soprattutto commedie mai uscite dai confini patri. La fotografia è molto professionale, gli attori tutti bravi, il ritmo quello giusto, con l’attesa che viene fatta salire nella prima parte (con un paio di false partenze di troppo, magari) e una seconda decisamente più dinamica…
A peccare un po’ di mancanza di ambizione è a mio parere una sceneggiatura che proprio non fa nulla per uscire dai confini dello slasher con gli adolescenti. Un campeggio, un lago, dei ragazzi… dove ho già visto questa situazione? Il mistero di Bodom avrebbe potuto offrire scuse migliori per mettere in scena fughe disperate e squartamenti, visto la qualità del cast tecnico e artistico a disposizione. Così com’è, nonostante sia sicuramente un prodotto guardabilissimo e superiore alla media, che gli appassionati ameranno di sicuro, sembra più una occasione perduta.
Peccato. Meglio rileggere lo speciale di Nocturnia 🙂
Forse non è nemmeno facile, competere col mistero reale – ho letto anche io lo specialone di Nocturnia e cavolo, in quel mistero ci si potrebbe ficcare qualsiasi cosa, tranne i robottoni, e continuerebbe a essere un mistero coi fiocchi!
Diciamo che per essere sicuro il regista non ci ha nemmeno provato 😉
Ho letto il fighissimo post triplo di Nick e questo film volevo vederlo da un pezzo, poi per un motivo e l’altro ho lasciato perdere, mi hai confermato che ho fatto bene, per fortuna posso contare sul Cumbrugliume! Cheers
Ignoralo allegramente!
Chissà perché i campeggi hanno sempre stimolato la fantasia dei creatori di film horror..
Luogo isolato, giovani in cerca di avventure… i motivi possono essere tanti. Il principale secondo me è che hanno avuto dei precursori di grande successo 😉
Va benissimo: gli slasher anche se mediocri sono sempre piacevoli da vedere 😀 specie se in mezzo ci sono belle ragazze 😀
E le finlandesi hanno (quasi) sempre il loro perché!
Ho letto lo speciale, e ho sentito già parlare del film, ma è davvero così brutto? dici che farei meglio a lasciar stare?
Grazie per la citazione.
Tra parentesi condivido buona parte della tua analisi riguardo a “Lake Bodom”,la mia personale opinione è che un minimo di coerenza narrativa in più avrebbe giovato al film. Inoltre temo che il regista non abbia voluto cercare più di tanto rievocare storicamente il delitto del 1960 per paura di beccarsi una denuncia (l’ unico superstite della mattanza, nonchè principale sospettato è ancora in vita) La cosa migliore del film? La fisicità molto polposa di Nelly Hirst-Gee
Scusami se sono arrivato in ritardo a ringraziarti