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Outlaws and Angels

Francesca Eastwood Outlaws and Angels

Il mio momento preferito di Outlaws and Angels arriva più o meno a metà film, quando il bandito Henry, interpretato dal Chad Michael Murray di One Tree Hill, dice al non esattamente padre dell’anno George interpretato dall’invecchiatissimo Ben Browder “Dio perdona… io no”. Giuro, dice proprio così. Non so se è una citazione budspenceriana voluta ma mi fa piacere credere di sì, visto che evidentemente il film si richiama agli spaghetti western più duri e violenti. Ecco, questo momento mi ha risvegliato dal torpore che mi aveva colto dopo una prima parte piuttosto soporifera, e mi ha dato la spinta necessaria non solo per arrivare fino in fondo, ma anche per recensire Outlaws and Angels nel secondo appuntamento dell’aperiodica rubrica…

Cumbrugliume Western Saloon

Più che a Giuseppe Colizzi, comunque, l’esordiente regista JT Mollner sembra ispirarsi al Tarantino di The Hateful Eight e ai recenti western che flirtano con l’horror come Brimstone e Bone Tomahawk. Si vede fin dalla prima scena, con due prostitute che camminano tranquille per le strade polverose di un paesino del New Mexico, chiacchierando amabilmente dei vantaggi dei clienti con il cazzo piccolo, finché non passano davanti a una banca e… BLAM! A una di loro esplode la faccia!

Outlaws and Angels poster

Da qui comincia il film, con una banda di malviventi in fuga verso il Messico e un cacciatore di taglie (Luke Wilson che sembra capitato lì per caso) con il suo gruppo ad inseguirli in territori sempre più impervi e pericolosi, spinto dalla grossa taglia sulle loro teste. Intanto conosciamo anche la famiglia Tilden: il predicatore George, la devotissima moglia Ada (Teri Polo), la figlia maggiore Charlotte (Madisen Beaty) e la più piccola Florence. Capiamo subito che nella loro fattoria c’è qualcosa di strano: il rapporto ambiguo con il padre, la rivalità tra le sorelle che sfocia in un pesante bullismo verso la più piccola, l’ossessività della madre… Florence, tralaltro, ha una abilità naturale con la pistola e un volto che ha qualcosa di familiare. Aspetta che controllo il nome dell’attrice… Francesca… Eastwood. Non so, vi dice qualcosa questo cognome?

Francesca Eastwood Outlaws and Angels

Coraggio… fatti ammazzare!

La prima parte di Outlaws and Angels, purtroppo, è una noia tremenda. JT Mollner ha il vezzo di appesantire ogni scena, allungandola oltre misura, inserendo silenzi che vorrebbero essere eloquenti e dialoghi infiniti sul senso della vita, sul bene e sul male. Lo fa spesso anche Tarantino, ma lui è un maestro nel tirare la corda della tensione e nel montare l’attesa del botto che arriverà. Mollner, che è anche autore della sceneggiatura, dimostra ambizione ma toppa clamorosamente nella realizzazione. Lo sforzo si nota, anche nella morale sfaccettata e ambigua dei banditi, ma il risultato finale è che quelli che avrebbero potuto essere 90 minuti di buon film si sono trasformati in 120 con troppi sbadigli.

Outlaws and Angels Chad Michael Murray

Dopo One Tree Hill, Dawson’s Creek e Una Mamma per Amica, è comunque un miglioramento

Forse mi faccio trascinare dalla potenza del cognome, ma è quando Francesca Eastwood si prende la parte da protagonista che Outlaws and Angels comincia finalmente ad ingranare. Mantiene i suoi difetti, ma il suo sguardo magnetico (non trovate anche voi che assomigli alla mia favorita di sempre Amanda Seyfried?) le consente di mangiare lo schermo. All eyez on me, altro che Tupac… Francesca supera Scott e diventa la mia seconda Eastwood preferita!

Outlaws and Angels

If you want blood…

Da quando Henry e soci arrivano nella fattoria dei Tilden, è come se fosse un film nuovo. Finalmente le azioni dei personaggi cominciano ad avere un senso che non sia la solita chiacchiera sui massimi sistemi. Finalmente il sangue trova una sua motivazione, anche se alcune scene sono piuttosto dure da accettare e Mollner pigia forte e fin troppo spesso sul pedale degli abusi. Il contrappasso è pesante, la risoluzione finale funziona come shock ma avrebbe potuto essere gestita meglio.

Outlaws and Angels

I 4 Outlaws. Per trovare gli Angels ripassate al prossimo film.

Nel complesso Outlaws and Angels è una occasione perduta. Perché quando si impegna Mollner gira bene, sceglie le inquadrature giuste, sa dirigere a dovere i suoi attori. Molti (spaghetti e non solo) western hanno fatto dei tempi dilatati, dei toni gravi e della violenza il proprio marchio di fabbrica, ma nel caso di questo film la cosa funziona solo in parte. La violenza c’è, a volte sfocia persino nello splatter; i toni non arrivano alla cupezza quasi ingestibile di un Brimstone ma si fanno pesanti fin da subito, purtroppo però qualche dialogo non riuscito penalizza il messaggio; i tempi, infine, sono completamente sbagliati.

È un peccato anche perché correggere il tiro sarebbe stato semplicissimo. Bastava tagliare completamente la parte di Luke Wilson cacciatore di taglie. Non perché non sia convincente, ci mancherebbe, ma perché proprio a parte fungere da narratore nella parte iniziale è completamente inutile ai fini della trama. Luke, mi spieghi che cazzo ci facevi in questo film?

Outlaws and Angels

Pensavi servisse un Terence Hill, dì la verità!

Dopo essere stato presentato al Sundance 2016 ed aver girato qualche (pochi per la verità) festival, Outlaws and Angels ha avuto l’onore di una uscita seppur limitata nei cinema americani questa estate. Un nuovo western, comunque, fa sempre piacere!

Voto: **

8 thoughts on “Outlaws and Angels”

  1. Interessante questa tua segnalazione. Il western migliore è quello che ha saputo fare propria la lezione dei mitici spaghetti western, che in molti titoli di grande qualità non ha risparmiato sangue e talvolta scene gore.

  2. Ero curioso ma mi puzzava un po’ di fregatura, evidentemente i figlioli di Clint devono tutti esordire con un western, come è successo a Scott con “Diablo” 😉 Cheers

  3. Non l’ho vista recitare ma so per certo che è migliore del fratello, sotto tutti i punti di vista 😀
    Per quanto riguarda il film, interessante l’incipit ma non m’attira poi granché, è uno di quei film che se capita lo vedo altrimenti non lo cerco 😉

  4. Questo lo ignoravo, comunque non sembra male, ho visto che qualche buontempone l’ha messo intero e in lingua originale su un certo TUBO 😉

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