Ultimamente mi capita spesso di parlare di maternità sul blog… ma non preoccupatevi, niente piccoli cinefili in arrivo in casa Cumbrugliume! Anche perché a guardare film così…
WHEN THE BOUGH BREAKS
Le prime notizie sull’uscita di questo film risalgono addirittura al 2014! Sceneggiatura dell’esordiente Jack Olsen, regia di Jon Cassar, che nel frattempo ha girato il mediocre western Forsaken, un cast di livello medio con Morris Chestnut (The Best Man) e Regina Hall (Scary Movie) come protagonisti, distribuzione Sony/Screen Gems, un paio di anni di attesa e… una serie di recensioni devastanti subito dopo l’uscita. Su Rotten Tomatoes a oggi vanta un bel 12%, anche se va detto che il risultato al botteghino è stato comunque discreto, con 30 milioni di incasso a fronte di un budget di 10.

No, non ho sviluppato un’insana ossessione per le culle. Anche se questa sarà la trama del prossimo film Screen Gems!
Allora perché ho guardato questo film, se in qualche modo già sapevo che mi sarei trovato di fronte a una ciofeca? Due motivi.
Il primo è che succede spesso che solidi b-movie di questo genere vengano spernacchiati senza motivo da una critica che cerca solo il capolavoro cinofilo e il film alla moda.
Il secondo è che leggendo il titolo mi è venuta in mente Collision dei Faith no More.
LO SO che la canzone dice “When the DAWN breaks”, ma anche BOUGH ci stava bene, dai. No? Vabbè. Dopo avervi spiegato le distorsioni della mia stupida testona credo sia comunque arrivato il momento di parlarvi del film.
Josh e Laura (Chestnut e la Hall) sono una bella coppia ricca, di successo e sposata da molti anni, ma nonostante i propri sforzi non riescono ad avere bambini. Lei ha già avuto tre aborti e con gli anni che passato le possibilità di portare a termine una gravidanza sembrano sempre meno. Così dopo qualche tentennamento i due decidono di prendere una madre surrogata. La scelta ricade su Anna (Jaz Sinclair, quasi esordiente e gnocca), che è dolce, carina, entusiasta, sembra anche ingenua. Perfetta! Ovviamente perfetta non è… il primo difetto che salta fuori è un fidanzato psicopatico interpretato da Theo Rossi (Juice di Sons of Anarchy!). La maternità surrogata potrebbe sembrare un modo di spillare quanti più soldi alla coppia… ma alla fine Josh e Laura decidono di fidarsi di Anna, e addirittura la accolgono in casa propria per difenderla dalle possibili ritorsioni del compagno.
Il problema è che anche Anna non è molto rifinita, come si dice dalle mie parti, e inizia ad essere ossessionata da Josh, cerca spudoratamente di sedurlo, indossa i migliori abiti di Laura… insomma, può anche darsi che siano solo gli ormoni sballati, ma questa gravidanza non sembra cominciare sotto i migliori auspici.
Proprio come il film.
LO SO, me lo dovevo aspettare. In pratica con When the Bough Breaks alla Screen Gems non hanno fatto altro che ripetere il solito copione già messo in opera numerose altre volte negli ultimi anni. Qualche esempio? The Perfect Guy (2015) o Ossessione Omicida (2014). Film esteticamente molto curati, con cast in gran parte nero, look eleganti, sguardi morbosi, presenza di stalker, scene di sesso o seduzione patinate e una morale molto forte. E risultati al botteghino piuttosto lusinghieri a fronte di recensioni meno che mediocri.
Insomma, la storia ha dimostrato che c’è sicuramente un mercato per film come questo, ma anche che io non faccio parte di questo mercato. Perché nonostante Jaz Sinclair stia sicuramente benissimo con un vestito rosso sexy o della lingerie elegante film come When the Bough breaks sono b-movie senza il cuore dei b-movie, e alla fine hanno molto più in comune con produzioni porno patinate mondate di qualsiasi nudità che con il cinema che piace a me. Posso dire a noi. Lo dico. When the Bough Breaks è cinema che non ci piace.
Mi spiace solo per Theo Rossi. Ma d’altronde lui è abituato alle brutte figure, no?
Voto: :P:P
Hai fatto l’esempio di due film che ho visto, per cui questo lo evito volentieri 😉
Theo Rossi dopo aver svestito panni e tatuaggi di SAMCRO vaga alla ricerca di se stesso, se continua così sarà una lunga ricerca 😉 Cheers
Oddio, Forsaken è davvero un film “drammatico” (per quanto è brutto), però in effetti è solo scritto male, la regia non ha colpe. Quindi questo film potrebbe avere l’onore di essere stroncato anche da me 😀