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Deadpool 2: una storia di amore per famiglie

 

DEADPOOL 2

Regia di David Leitch

Con Ryan Reynolds, Josh Brolin, Zazie Beetz, Julian Dennison, Morena Baccarin.
Titolo originale: Deadpool 2
Genere: supereroi VM18 per famiglie
USA, 2018
Durata 119 minuti

Dopo un film che ha avuto del miracoloso come il primo Deadpool che in qualche modo partendo con un budget bassino e poche speranze è riuscito a cambiare il modo di fare film di supereroi nel terzo millennio, la formula per un sequel ancora migliore poteva apparire facile: bastava esagerare ancora di più, abbondare con le citazioni, premere fino in fondo il pedale del cattivo gusto, aggiungere sangue, nudità, cattiveria. E invece no: Deadpool 2 è esplicitamente un family movie!

Pensare che i presupposti per un film davvero esagerato c’erano davvero tutti, a partire dal regista giusto. Tim Miller ha infatti lasciato il timone a nientepopodimenoche David Leitch, ovvero uno di quelli che hanno ucciso il cane di John Wick e colui che ha fatto menare Charlize Theron così tanto che a confronto Ronda Rousey sembrava Madre Teresa. Il nuovo vate del cinema d’azione prometteva di portare in dote piani sequenza mirabolanti e botte che fanno male davvero, e invece si è limitato a portare la propria vena sadica nella vita di Deadpool.

Posso fare spoiler, vero?

Io li faccio. Voi proseguite solo se avete visto il film.

O se non ve ne frega nulla.

Io vi ho avvertito, eh.

Morena Baccarin

Nei primi minuti di Deadpool 2 David Leitch fa morire lei, Morena Baccarin, ovvero Vanessa, il grande amore di Deadpool/Wade Wilson/Ryan Reynolds (ormai sono tutti e tre la stessa persona), dimostrando una volta per tutte di essere una persona cattiva (sì lo so che esistono gli sceneggiatori, ma…). Deadpool prima reagisce tentando il suicidio, ma quando si rende conto che questo è impossibile si convince che l’amore della sua vita vorrebbe che riuscisse a salvare almeno un’altra persona prima di raggiungerla in paradiso, e il prescelto (durante una missione come membro¹ degli X Men) è un piccolo mutante che non riesce ancora a gestire al meglio i propri poteri, viene abusato dal direttore e dal personale dell’orfanotrofio per mutanti in cui vive e che per questo ha deciso di ribellarsi, finendo per fare un gran casino. Come fa Deadpool a risolvere questo casino? Lo complica, ovviamente, e il risultato è che sia lui che il pingue bimbetto finiscono in una prigione per mutanti con dei collari che inibiscono i loro poteri.

Le cose non finiscono qui, ma sarebbe ingiusto raccontarvi più nel dettaglio la trama. Sappiate solo che il bimbo può anche avere tutte le ragioni del mondo, ma in futuro finirà per diventare il supercriminale Firefist, e questo richiamerà nel nostro tempo un altro simpatico amichetto con tutte le carte in regola per far parte della nuova famiglia allargata di Deadpool: Cable.

Cable

Per saperne qualcosa di più su lui e su tutti gli altri personaggi del film vi rimando allo splendido articolo di Cassidy!

 

È evidente fin da subito (soprattutto per chi conosce un po’ i personaggi) che Cable non è destinato ad essere un avversario di Deadpool molto a lungo, e che i due manterranno le proprie differenze (cavolo, sono uno l’opposto dell’altro!) ma finiranno per collaborare. Ma prima il buon Wade cercherà di formare la propria squadra di mutanti, visto che l’esperienza come membro² degli X Men non sembra andata a buon fine. E la sua squadra avrà allo stesso tempo un nome originalissimo e gender-neutral: X-FORCE!

Ok non è così originale e avreste preferito i Deadpool Corps, ma non è così male se serve ad introdurre nella storia una come Domino, che ha il non indifferente superpotere di attrarre la fortuna dalla sua parte.

Come sarebbe a dire che non è un superpotere?

 

E che oltre ad essere una gran figa è anche il motore delle migliori scene d’azione di tutto il film.

Già, parliamo delle scene d’azione, visto che David Leitch dovrebbe essere stato messo lì per questo, giusto? Ecco, se devo essere sincero proprio questa è stata la mia unica piccola delusione riguardo a Deadpool 2: non che l’azione manchi, ovviamente. Ci sono tante scene interessanti e ben dirette, ma in qualche modo addirittura si può parlare di un piccolo passo indietro rispetto al primo film. Ad essere sempre costantemente in primo piano è la commedia, e se la cosa non è un difetto un appassionato di botte al cinema come me potrebbe finire per fare il labbrino, un po’ triste. È quindi possibile che non solo Deadpool voglia essere un film per famiglie, ma anche Leitch voglia abbandonare il cinema di menare e dedicarsi – che ne so – al prossimo rilancio di Babe il maialino coraggioso.

Oh un’altra cosa da notare: Domino nei fumetti era bianca con la chiazza nera sul viso, ma qui nessuno ha gridato allo scandalo e al white(solo per l’occhio intendiamoci)washing. Bah.

Oh dimenticavo di citare Peter! Peter è il migliore in tutto il film.

Peter

Sei un grande, Peter!

 

Piccole sfumature a parte, Deadpool 2 è davvero il degno successore del primo film. La cosa bella è che Ryan Reynolds ha completamente abbracciato il suo personaggio e ormai è Wade Wilson anche nella vita reale. Il marketing di Deadpool 2 è stato talmente studiato, ricco, onnipresente che raccontarlo meriterebbe altri tre articoli come questo, e il risultato finale di questo bailamme è stato che nessuno in realtà aveva un’idea precisa di come il film sarebbe stato davvero. In un’epoca come questa, dove i trailer contengono già il 90% delle scene davvero riuscite di una pellicola, mantenere in questo modo la sorpresa è davvero bello. Non tanto per la storia in sé (che alla fine è una classicissima reinterpretazione semplificata di Ghost + Terminator) (sì l’ho detto davvero), quanto per le battute che i personaggi tirano fuori.

Deadpool, più ancora che nel primo capitolo, è davvero una macchinetta spara-cazzate a raffica, e ne ha davvero una per tutti. Dagli Avengers a Batman, da Superman a Robocop, nessuno è davvero al sicuro dalle sue prese per il culo. Neppure se stesso, ovviamente. E non mancano neppure infiniti rimandi all’universo pop, da Celine Dion a John Cusack.

Cassidy mi perdonerà il furto!

 

Ma parliamo un po’ di Cable, vi va? È assolutamente incredibile come nell’arco di venti giorni uno come Josh Brolin abbia partecipato a due dei blockbuster supereroistici dell’anno, ambientati in due universi paralleli, interpretando ruoli che si mangiano quasi tutti gli altri e firmando per ognuno contrattoni che gli assicurano la presenza anche in tanti altri film. Insomma, Josh Brolin uber alles! ll suo Thanos Cable è solido, quadrato, ha ovviamente i fuciloni giganti che l’hanno reso famoso e la sua storia personale è sì semplificata rispetto al fumetto (anche perché complicarla era oggettivamente difficile) ma rimane viva e persino toccante. L’abbiamo detto che Deadpool 2 è un film per famiglie!

Deadpool 2

Sì, è Terry Crews! Non posso mica raccontarvi tutto il film, andiamo…

 

Forse si è capito che la cosa non è così vera?

Ormai si dovrebbe essere capito che mi sono divertito davvero un sacco a guardare Deadpool 2. Non so sinceramente se questo secondo capitolo è migliore del primo, perché se mi è sembrato sicuramente più solido e sicuro dei propri mezzi è venuto un po’ a mancare l’effetto sorpresa, e come già detto speravo in qualche sequenza mozzafiato in più. Ma il risultato è comunque uno spasso, e contiene almeno quattro o cinque scene esilaranti che rimarranno nei vostri cuoricini. Non dimenticate di rimanere anche dopo i titoli di coda perché mai come stavolta sono da considerarsi imperdibili, e addirittura sono fondamentali per rimettere in sesto l’intricata timeline dell’universo narrativo degli X-Men³.

Dal prossimo film è lecito aspettarsi anche qualcosina di più, e anche se Ryan Reynolds va in giro a dichiarare che non vede la necessità di girare un Deadpool 3 da solista voi non credetegli. Fa parte del personaggio. Ma anche fosse vero possiamo già azzardare uno spinoff tutto per Cable, uno per la X-Force, un Deadpool & Cable… insomma il futuro è luminoso, pieno di botte… e l’amore non mancherà.

Viva l’amore!

E ora la lista delle altre recensioni migliori di questa che dovreste proprio leggere!

Cuore di Celluloide
Il Bollalmanacco di Cinema
La Bara Volante
Meglio Saperlo Prima
Omniverso
Per un Pugno di Film
Redrumia
Storie da Birreria

Sicuramente ne ho persa qualcuna, quindi segnalatemi i vostri link tra i commenti!

E come scena post-credit, un riassunto del film

1- Stagista.
2- Stagista!
3- STAGIS… no scusate, qui non serviva.

8 thoughts on “Deadpool 2: una storia di amore per famiglie”

  1. Si intuisce appena appena che il film ti è piaciuto 😀 Ne sono molto felice e concordo con te, Domino è una gran fi… no cioè, si lo è, però volevo dire che David Leitch pare uno salito in corsa sulla barca dopo che Tim Miller e corso da James Cameron. Spero che il terzo Deadpool sia un film più nelle sue corde, che per me vuol dire: D-Pool protagonista di un piano sequenza d’azione!

    Sui Deadpool Corps cinque alto, li pretendo nel prossimo film insieme a quella gnoccolo… a Domino, e a Cable, per il resto, Bro-Fist per le citazioni! Mi troverai sotto la finestra di casa tua con il ghetto blaster e un pezzo di Peter Gabriel? 😉 Cheers!

  2. Il primo mi ha divertito molto.
    Sicuramente non lo vedrei al cinema, però lo aspetto al varco, diciamo.

  3. Deadpool 1 mi aveva lasciato abbastanza neutrale, ma questo mi è piaciuto un sacco!
    Più solido sotto ogni punto di vista e molto più divertente 😀

    P.S: sì, Josh Brolin è un mostro d’attore, veramente molto bravo a giostrare due ruoli così.

    • Come film è sicuramente molto più solido. Il primo mi era sembrato più stupido… non è una critica ma un complimento 😀

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