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Jumanji – Benvenuti nella giungla

Jumanji

Jumanji

Il primo Jumanji è un film al quale la mia generazione è molto affezionata. Forse è per l’interpretazione di Robin Williams, forse perché il gioco da tavolo in quegli anni era ancora uno dei passatempi per eccellenza, forse semplicemente perché è stato il film giusto al momento giusto, uno degli ultimi, veri film per ragazzi che riuscivano a parlare anche a chi era più grandicello, un’avventura con effetti speciali di buon livello e un senso del ritmo e della scoperta ancora oggi attualissimi. Fatto sta, che quasi tutti coloro che oggi hanno dai 30 ai 40 anni ricordano Jumanji come una piccola chicca… forse (non lapidatemi!) anche al di sopra dei suoi meriti effettivi.

E anche io quando è uscita la notizia di un sequel di Jumanji sono stato felicissimo. Perché c’è The Rock, ovviamente, e i film con The Rock si guardano tutti. Perché c’è quella gnocca di Karen Gillan, ovviamente. Perché c’è il mio adorato Jack Black, che (non lapidatemi!) ho sempre considerato nello spirito un ideale successore di Robin Williams. Ma soprattutto perché anche oggi c’è bisogno di avventure di questo tipo, che sappiano coinvolgere grandi e piccini.

JUmanji

I 4 sfigati protagonisti

 

Evidentemente non ero l’unico a pensarla così, perché Jumanji è stato un successone, probabilmente al di sopra di ogni più rosea aspettativa anche per la Sony. Ha incassato quasi un miliardo (!!!) di dollaroni, è stato il quinto incasso del 2017 e il più alto mai ottenuto dalla Sony sul suolo statunitense. Più dei vari Spider-Man! Il franchise tira, il casting è stato azzecatissimo, il successo era pressoché assicurato.

Jumanji

Da nerd a The Rock in pochi secondi. Altro che palestra…

 

Ovviamente sono state necessarie alcune modifiche alla trama originale… è vero che i giochi da tavolo stanno vivendo un nuovo momento di gloria, ma non credo che questo sia ancora arrivato a livello mainstream. Così Jumanji diventa un videogioco… anche se non un videogioco nuovissimo. Un incipit ambientato nel 1996 (se ne deduce che la serie animate non è canone!) ci racconta questa evoluzione, per attrarre l’attenzione della nuova generazione di baldi giovini da inserire nel gioco, dopodiché saltiamo a venti anni dopo, venti anni nei quali il povero Alex è rimasto intrappolato nel videogame, evidentemente impossibile da giocare in solitaria…

Non male come punti di forza

 

Venti anni dopo, dicevo, quattro ragazzi con pochissimo in comune si ritrovano tutti insieme in punizione. Spencer e Fridge perché il primo (nerd e sfigatello) ha fatto i compiti per il secondo (asso della squadra di football), ma si è dimenticato di evitare le stesse frasi usate da lui l’anno prima; Bethany, la classica gnocca stronzetta, perché ha usato il telefono in classe; Martha, una specie di Daria cinica, intelligente e poco sociale, perché ha risposto male alla professoressa. Nella stanza che sono obbligati a risistemare trovano una vecchia console (chissà come finita lì), la attaccano al computer, scelgono i personaggi e…

Snapshot selezionati con cura

 

E li ritroviamo dentro al gioco e dentro ai corpi degli avatar prescelti. Va benissimo a Spencer e Martha, che si trovano rispettivamente dentro quella montagna di muscoli e carisma di The Rock e quella gnocca di Karen Gillan in mini-shorts e top. Molto meno bene a Fridge, che diventa un Kevin Hart che ha come compito principale portare lo zaino. Malissimo a Bethany, che si ritrova il fisico di Jack Black. Ma ok, a parte il mancato accesso a Instagram trova comunque dei lati positivi anche in questo. Almeno quando non viene mangiata da IPPOPOTAMI GIGANTIIIII???

Ma allora non è vero che gli ippopotami odiano l’acqua! (citazione colta)

 

La missione che devono portare avanti è complessa e richiede l’utilizzo delle abilità di tutti… con attenzione ai propri punti deboli. La trama del videogioco appare semplice da seguire, e guidata dalle apparizioni di alcuni personaggi non giocanti, non troppo interattivi ma comunque utili. A metà gioco compare anche il quinto personaggio, il pilota di idrovolante interpretato da Nick Jonas, e da lì si va avanti cercando di non sprecare le ultime vite rimaste, verso la resa finale con il terribile nemico Bobby Cannavale.

Sì… beh… inquietante, ok

 

Il bello di Jumanji è che recupera davvero lo spirito di avventura dell’originale. Forse non ne ritrova anche la dimensione parzialmente inquietante, e raramente i personaggi si sentono davvero in pericolo, ma l’azione è continua, i dialoghi funzionano, i protagonisti interagiscono in maniera divertente. Si vede che l’intento del regista Jake Kasdan (figlio di tanto padre) era di creare qualcosa di innocuo e appassionante. In questi giorni ne sto parlando fino allo spasimo, ma si vede che è il momento dell’avventura, nello spirito di un tempo. Rispetto ai classici del cinema per famiglie manca proprio quella puntina di oscurità, ma ho l’impressione che bambini e ragazzi saranno stati comunque entusiasti di un Jumanji così, con panorami mozzafiato, corse inseguiti da bestie enormi, storie di coraggio rinnovato e un pizzico di sentimentalismo. E visto che il film è soprattutto cosa loro non posso fare altro che promuoverlo, anche perché pure io mi sono divertito davvero. Lo posso dire che fasti e furiosi a parte è il miglior The Rock visto al cinema da tantissimi anni?

17 thoughts on “Jumanji – Benvenuti nella giungla”

  1. Ciao , mi è piaciuto tantissimo l’ho trovato FRESCO!
    Il Jumanji di Robin Williams resterà sempre un evergreen ma questo “remake” non delude affatto.
    Ps. ti ho lasciato un post sull’altra versione vecchia del blog su Set murder pieces ….ma forse mi son accorto troppo tardi , tutto lavoro sprecato?
    Massimiliano

    • Eh era un post parecchio vecchio, mi sa che me la sono persa! Tralaltro è un dolore vedere quanto scrivevo male all’epoca 😀 Comunque grazie per essere passato qui!

  2. Sono molto contento che tu abbia scritto di questo film, perché alla fine è davvero una bella sorpresina, non sentivo il bisogno di un seguito per Jumanji, film a cui si vuole bene per tante ragioni. Qui sono stati bravi ad aggiornare lo spunto iniziale del gioco da tavolo, usando il trucchetto degli “Avatar”. In sé la trama è stupidina, senza sorprese, e anche Bobby Cannavale per quanto bravo resta quasi sullo sfondo.

    Ma il colpo di genio è il casting, The Rock che fa il nerd rachitico che di colpo si ritrova addosso i muscoli di Hulk è ottimo, ma meglio di lui per me Karen Gillan, ok sono di parte perché ho una predilezione per le rosse e sono pure Whoviano quindi voglio bene ad Amy Pond, però qui è bravissima, in parti uguali sexy e impacciata come il personaggio richiede, tanto di cappello.

    Mio personale MVP, Giacomo Nero, finalmente tornato ad un ruolo decente, per funziona interpretando una ragazzina maniaca delle selfie con quel corpaccione, devi essere proprio bravo, anche a non farti accusare di qualunque cosa (nel 2018 è facilissimo offendere qualcuno, e beccarsi le ire dei leoni da tastiera dei social-cosi), insomma bravissimo!

    Non so se sento proprio il bisogno di anche un terzo Jumanji, ma questo è promosso, anche per l’omaggio a Robin Williams non gettato in faccia al pubblico. Chiudo che mi sono già dilungato un sacco ribadendo il concetto, continuo a dimenticarmi di commentare questo film, doppiamente felice che lo abbia fatto tu così bene, non avrei potuto fare di meglio! Cheers

    • Non ho volutamente parlato dell’omaggio a Robin Williams perché è bello che lo spettatore lo scopra da solo 🙂 Grazie per il commento, condivido davvero tutto… Il terzo Jumanji sarà (a quanto ho letto) una nuova incursione nel videogioco, la struttura del film consente di farne quante versioni vogliono. Neanche io ne sento il bisogno, ma con incassi del genere era inevitabile!

  3. Concordo, come film è stata una bella sorpresa. 🙂 Io ho aprofittato dell’anteprima gratuita che fecero a fine 2017, altrimenti mai sarei andato al cinema a vederlo..ma è stata una fortuna! Ho apprezzato sia The Rock che Jack Black, in smagliante forma comica.. anche Kevin Hart fa sempre degnamente il ruolo della “piccola spalla”

  4. Questo mi manca, ma, come hai detto anche tu, i film con The Rock si guardano tutti, quindi lo recupererò sicuramente ahah magari dopo la sessione d’esami che mi sta prosciugando l’anima ahahah
    Comunque mi fa piacere che abbia riscosso molto successo, pensavo fosse restato un po’ di nicchia!

  5. Anche io penso che The Rock sia quel valore aggiunto, un attore che azzecca quasi tutti i film che fa, e che sono sempre film assolutamente ludici. Ecco, hanno lo spirito anni ’80 e ’90, così come molti di Jack Black.
    Operazione riuscita, manco sapevo avesse guadagnato tanto! 😮

    Moz-

  6. Io devo dire che non sono mai stata conquistata dal Jumanji originale. Mi piaceva l’idea ma mi sembrava tutto troppo, troppo movimentato. Le insidie sempre così travolgenti, un correre continuo. Avrei preferito una maggior alternanza tra situazioni “fisiche” e situazioni da risolvere con l’intelligenza. Magari quando vedrò questo Rock-manji mi piacerà di più, a sto punto non lo escludo.

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