Tratto dal bellissimo romanzo di Neil Gaiman, Coraline e la porta magica è un viaggio nell’immaginario fiabesco dark dell’autore inglese, perfettamente riportato su pellicola da Henry Selick, noto soprattutto per aver lavorato con Tim Burton in Nightmare Before Christmas. E come quel film, anche questo è girato in stop motion, con aggiunta (visto che siamo nel 2009) di qualche elemento digitale. Tecnica magica, che contribuisce ancor più a creare atmosfera e ad immergerci nel mondo di Coraline, bambina di undici (?) anni che si trasferisce con gli impegnatissimi genitori in una nuova casa, isolatissima e con vicini piuttosto bizzarri. Esplorandone le varie stanze Coraline scopre una porticina nascosta e murata dall’interno. Nel sogno, però, questa porta si apre, e la bambina trova un nuovo mondo parallelo al suo e apparentemente perfetto, con genitori che le propongono i suoi piatti preferiti, compagni di giochi divertentissimi, un giardino splendido… tutto perfetto. Se non fosse che al posto degli occhi gli abitanti di quel mondo hanno dei bottoni, e uno strano gatto la mette in guardia: nulla, lì, è come sembra.

Trending
Se conoscete il romanzo andate sul sicuro: Coraline vi conquisterà. Se non lo conoscete due piccole avvertenze: il film NON E’ infantile e qualche bambino potrebbe uscirne decisamente spaventato. E… chiudete gli occhi, aprite la mente, preparatevi alla meraviglia. Il miglior film (per ora) tratto dai romanzi dell’autore di Sandman.
Il trailer italiano