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Halloween: The Beginning (Rob Zombie, 2007)

Confesso: sono stato uno di quelli che hanno storto il naso alla notizia del remake-prequel-newquel di Halloween, capolavoro imperituro di John Carpenter del 1978. Va bene, la regia sarebbe stata firmata da Rob Zombie, forse il più interessante e rispettoso regista horror della nuova generazione, ma si sentiva davvero la mancanza di un remake del genere? C’era davvero qualche speranza di migliorare un film già perfetto, un film che ha segnato una generazione e ha cambiato il modo di fare horror.

No, non se ne sentiva il bisogno. E infatti il film di Zombie non è neanche lontanamente paragonabile all’originale. Però… però Zombie è furbo. Intelligente. E ha talento. Quindi l’unica soluzione per lui era quella di fare un film che fosse allo stesso tempo il remake dell’originale ma anche qualcosa di completamente diverso. E allora ecco Halloween: The Beginning.

In questo newquel (madonna che neologismo di merda) c’è tutto quello che c’era nell’originale: Myers da piccolo che si rivela già un assassino, lo psicologo che lo segue (Malcolm McDowell, ottimo nel ruolo che fu di Donald Pleasance), la maschera, persino il notissimo theme scritto da Carpenter stesso. Eppure c’è anche di più. C’è un tentativo di spiegare il background dell’assassino che Carpenter aveva volutamente lasciato nell’ombra, c’è un’interazione tra i personaggi maggiore, c’è una folle lucidità dietro alle azioni del gigante, c’è una bella fica tutta ignuda che ci fa vedere la passera (questo sempre perchè Zombie è intelligente) e c’è Sheri Moon Zombie, moglie del regista e assolutamente eleggibile come donna più sexy del pianeta Terra. C’è pure troppo, perchè molto di tutto questo è ridondante (non la passera) e le spiegazioni psicologiche scassano la minchia, il film non è affatto perfetto e probabilmente il peggiore del regista, ma è lo stesso genuinamente inquietante e soprattutto lascia ben sperare per il futuro.

Si, perchè ad Agosto esce in America H2. Zombie il suo compito l’ha fatto… ha creato una nuova saga dalle ceneri. Ora può fare il suo film, libero da lacci e lacciuoli, finalmente con la possibilità di fari vedere tutto il talento che ha già dimostrato in quel capolavoro che è stato “I Reietti del Diavolo”

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