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Greystorm è finito, evviva Greystorm!


…beh, almeno in parte.

Greystorm, penultima miniserie di Casa Bonelli, arriva a fine (in realtà ci sarà un dodicesimo numero speciale di 224 pagine con spiegazioni, appendici e storie inedite) con l’undicesimo volume: “L’alba del domani”. La miniserie ideata da Antonio Serra era iniziata alla grande, con una prima metà di altissimo livello, presentando tralaltro una particolarità piuttosto originale… un protagonista che per la prima volta alla Bonelli non era un personaggio positivo. Ottimi disegni, storia appassionante… poi negli ultimi tre numeri un deciso calo di qualità nella sceneggiatura… La storia è finita in modo piuttosto banale e mi è sembrata quasi tirata via. Eppure erano previsti undici numeri fin dall’inizio. Non che sia una roba illeggibile, intendiamoci, ma pur sempre un passo indietro rispetto all’inizio e, se si prende l’opera nel suo complesso, rispetto alle altre recenti miniserie Caravan, Volto Nascosto e Dix. L’ispirazione Verneiana ha lasciato spazio a tendenze alla horror di serie B (facciamo C) piuttosto stucchevoli, e anche i vari colpi di scena finali sono: A- affrettati; B- deludenti. Ci voleva sicuramente più coraggio per una conclusione diversa e più soddisfacente, e se proprio la fine doveva essere questa ALMENO un numero in più per sviluppare le varie trame e dare una spiegazione migliore del perchè

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Giudizio complessivo… difficile. Se non avete preso l’opera in corso di pubblicazione vale sicuramente la pena recuperare l’inizio, con la consapevolezza però che potrete trovarvi di fronte a una delusione nel finale… io, per completezza, mi prendo anche lo speciale ovviamente 😀

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