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Vieni via con me

Fabio Fazio non mi piace da anni, dai primi tempi in cui conduceva Quelli che il calcio. Il suo personaggio finto impacciato e accomodante, quasi post-veltroniano, mi suona falso, e le sue interviste raramente scavano a fondo o arrivano a scoprire qualcosa di veramente importante.
Roberto Saviano non ha i tempi televisivi. E’ impacciato davvero, parla troppo lentamente, di argomenti che in prima serata sulla RAI risultano quasi alieni, risulta ansiogeno. Forse è per questo che i suoi monologhi attaccano allo schermo. Di Osso, Mastrosso e Carcagnosso avevo letto in qualche libro di storia della mafia, ma chi pensava che qualcuno potesse partire da loro per un monologo di quaranta minuti?
In un programma imperfetto Saviano è importante, perché ci costringe a pensare a qualcosa che abbiamo quasi sotto gli occhi e che invece troppo spesso, in ogni parte d’Italia, facciamo finta di non vedere.
(la cosa più incredibile di Vieni Via con Me, ieri sera, è stato vedere come Fini abbia persino fatto fare bella figura a Bersani!)

One thought on “Vieni via con me”

  1. sono contento a non essere stato il solo a pensare questo, di Fini. veramente, è stato talmente poca cosa che anche Bersani, che pure non è stato straordinario, ha fatto un figurone!

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