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All Cheerleaders Die… ma a volte qualcuna ritorna!

Da un titolo come All Cheerleaders Die ci si può aspettare una robusta dose di exploitation, qualche simpatico effetto splatter, delle “attrici” prese di peso dagli scarti di Playboy, una trama stupidina e un voto medio di 3,3 su Youtube. E invece, fatta eccezione per due tette due e… per i simpatici effetti splatter, il film è totalmente diverso da come me l’aspettavo!
Innanzitutto, il film ha un voto medio su IMDB di 5.5, che per chi è appassionato di b-movies si traduce in “buon film!”. Il cast è composto di belle gnocchette ma… ahimè, niente Playboy per nessuna di loro, almeno da quanto ho potuto trovare. Anzi, ognuna di loro da ottima prova di se nel film. Cosa resta da esaminare, la trama stupidina? Beh… dipende dai punti di vista!
Maddy (Caitlin Staisey, brava, ha iniziato giovanissima in The Sleepover Club, che avrete visto su Disney Channel qualche anno fa se avete sorelle minori) è una adolescente bella, troppo intelligente, con uno spiccato spirito artistico e incapace di uniformarsi alla massa, quindi ovviamente non può essere la più amata della scuola. Il titolo va invece a Lexi, la capitana delle cheerleader quindi fidanzata con il capitano della squadra di football, bella, bionda, oca quanto basta. Maddy la riprende per un suo videoprogetto dedicato agli studenti della sua scuola, la segue nei suoi spostamenti per i corridoi, la filma durante gli allenamenti, ma proprio durante un salto qualcosa va storto, Lexy cade e si rompe il collo. Kaput. Morta stecchita.
bitches be bitches
Un anno dopo Maddy sorprendentemente si presenta alle selezioni per diventare lei stessa una cheerleader. Il suo scopo? Rovinare la squadra dall’interno e soprattutto distruggere l’ultimo anno del capitano Terry, che intanto si era subito rifidanzato con Tracy (Brooke Butler, praticamente esordiente). I motivi sono un po’ confusi ma Maddy pare avere successo. Fa litigare Terry e Tracy ed inizia una storia lesbo con lei, anche se per farlo deve mollare la strega wicca-voodoo-lesbo-goth Leena (già vista nella serie tv Hung). Durante una festa riesce a portarsela a letto, Terry arriva incazzato e le da un pugno. Le ragazze scappano, i ragazzi le inseguono ma… l’auto delle cheerleader finisce giù dalla scarpata, e muoiono tutte. Leena, disperata, le segue per cercare di salvarle mentre i ragazzi fuggono a casa, e il suo voodoo le riporta in vita… come simil-zombie o meglio leech, delle morte viventi che hanno bisogno di succhiare sangue o forza vitale dai vivi per sopravvivere. 
Il film, praticamente… inizia qui. E continua come un bizzarro revenge movie in tinta horror dove in teoria non si dovrebbe fare il tifo quasi per nessuno, ma insomma alla fine si parteggia ovviamente per le ragazze.
Il nome dei registi avrebbe dovuto farmi sospettare qualcosa… il primo è Lucky McKee, una delle più fulgide speranze del cinema horror, autore di film violenti e cattivi come May, Red o The Woman. Meno noto l’altro regista, Chris Sivertson, che insieme a McKee aveva girato nel 2001 il video a cui il nuovo film si ispira, ma aveva diretto anche Lindsey Lohan ne Il Nome del Mio Assassino. Film disastroso, ma che lasciava vedere una certa follia nell’autore. I due registi si divertono a far succedere cose inaspettate ed a far prendere alla trama direzioni inusuali, mettendo in piedi un film quasi-femminista dove le aspettative dello spettatore guardone vengono puntualmente disilluse. La speranza di tette&culi viene fatta abilmente crescere (vedi anche il trailer da cui è tratto il culo più sopra), ma alla fine il film è davvero tutt’altro, è violento, bizzarro, con un gran ritmo e spesso divertente, ma allo stesso tempo è l’esatto contrario dell’exploitation movie che ci si attendeva.
Ovviamente non si tratta di un film perfetto: è sostanzialmente una pellicola leggera, a volte stupidina, che rischia ad ogni passo di cadere nei cliches che vorrebbe abilmente costeggiare. Rispetto a ogni altro film di McKee è un netto passo indietro. Rispetto a tutti i film di Sivertson che ho visto è un netto passo avanti, invece, ma torniamo ai difetti 🙂 Gli effetti speciali digitali sono PEZZENTISSIMI, anzi inizierei qui la mia campagna CONTRO GLI EFFETTI SPECIALI DIGITALI NEGLI HORROR DA DUE LIRE. I registi di oggi dovrebbero imparare da Bava e Fulci che con due chili di trippa creavano mezzi capolavori. Infine il film si conclude con un cliffhanger che vabbè, magari faranno il seguito, ma si poteva tranquillamente evitare.
Voto quindi sostanzialmente positivo pur senza entusiasmi, è un film ottimo per la stagione estiva, quando gli horror si sa vanno per la maggiore. Spero di rivedere i vari membri del cast in altre pellicole di questo genere, come scream queen sono tutte perfette. Reanin Johannink (la strafighissima Martha) è già nel cast della commedia horror I Survived a Zombie Holocaust. Yippie!!!
Voto: ** 1/2

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