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Serie che dovresti proprio recuperare #3: Carnivàle

Mi rendo conto che questa breve rubrica potrebbe iniziare a sembrare una retrospettiva su tutta la vecchia programmazione HBO, ma cosa ci posso fare se sono state proprio quelle di questo network le serie che hanno cementato la mia passione per la tv americana? 
Carnivàle è andata in onda per sole due stagioni dal settembre 2003 al marzo 2005, ed in quel breve periodo ha riscosso un ottimo successo di critica ed un successo di pubblico comunque probabilmente superiore alle aspettative. La prima puntata della serie fu la premiere più vista della storia di HBO (è stata battuta successivamente da Deadwood) e tutta la prima stagione ha avuto complessivamente buonissimi rating… che purtroppo la seconda non ha visto confermati. Il motivo della cancellazione dello show è stato l’altissimo costo di produzione, circa 4 milioni di $ a puntata. Peccato, perché il concept originale della serie prevedeva ben 6 stagioni a formare tre cicli narrativi che avrebbero portato avanti una storia di lotta tra bene e male originale ed avvincente…
Carnivàle è ambientato negli anni della grande depressione e racconta due storie diverse che lentamente vanno ad incrociarsi. La prima è quella di Ben Hawkins, un giovane uomo con misteriosi poteri curativi che si unisce in Oklahoma ad un circo itinerante. Ben comincia presto ad avere sogni surreali e visioni profetiche, in particolare su un uomo, Henry Scudder, che aveva avuto a che fare col circo anni prima e che condividerebbe con Ben alcuni dei suoi poteri. La seconda storia è quella di Justin  Crowe, un pastore metodista che vive con la sorella in California. Anche Justin ha sogni profetici e scopre di avere poteri sovrumani, può piegare la volontà di un uomo alla sua e fare apparire i peccati commessi come terribili visioni. Justin è convinto che Dio l’abbia scelto per compiere la propria volontà, e intanto lentamente il circo, con la sua nemesi Ben Hawkins, si avvicina alla sua città…
Ciò che in principio mi ha attratto di Carnivàle è… ehm… il nano. Samson, il co-manager del circo, è infatti intepretato dall’attore Michael J.Anderson, meglio conosciuto come il nano di Twin Peaks. Io venivo proprio dalla visione completa di Twin Peaks, serie che ovviamente apparirà presto in questa rubrica, così passare a questa mi venne naturale. E le atmosfere oscure, ricche di mistero e di decadenza di Carnivàle mi conquistarono subito. Proprio Twin Peaks è la serie che forse meglio di ogni altre si può paragonare a questa. Entrambe sono ricche di simbolismo, volutamente poco chiare, ricche di personaggi strani (i freak del circo) e di altri destinati a diventarlo. Entrambi, in fondo, raccontano la lotta tra bene e male, la sua valenza universale e la durata eterna.
E’ facile capire perché Carnivàle non ha avuto un successo ancora maggiore… le storie sono intricate, complesse, la serie non ha un personaggio, un’idea, una situazione in grado di agganciare lo spettatore occasionale, va seguita per intero, settimana dopo settimana, e questo, specie nel 2003 quando ancora il download da internet era praticamente impossibile, richiedeva un impegno che man mano gli spettatori hanno dimostrato di non riuscire a mantenere. In più la serie ha un inizio lento, il cast di contorno è svelato e acquisisce un vero ruolo solo nella seconda metà della prima serie. Insomma, Carnivàle ti conquista lentamente… ma se riesce a farlo non ti lascia più.
Il pregio principale è l’ambientazione, estremamente raffinata. Le location sono superbe e splendidamente mostrate, l’aspetto itinerante del circo aiuta anche se ha contribuito a far lievitare i costi. Il cast era ottimo, oltre ad Anderson i ruoli principali erano interpretati da Nick Stahl (John Connor in Terminator 3!) e Clancy Brown, mentre Henry Scuddere era John Savage! Anche il resto degli attori era di ottimo livello, ma quello che rendeva Carnivàle speciale era la sceneggiatura, la qualità dei dialoghi, era evidente che tutto era ispirato e avrebbe portato ad una conclusione della serie che riesco a definire solo epica, alla conclusione dei cicli narrativi. Specialmente nella prima serie gli sceneggiatori erano in un vero e proprio stato di grazia… impossibile da ripetersi, se è vero che il creatore della serie Daniel Knauf non ha fatto molto di degno di nota da allora, e lo scorso anno ha scritto il pessimo Dracula per NBC…
In Italia Carnivàle è andato in onda per la prima volta su quella che è stata forse la migliore televisione della storia del nostro paese, ovvero Canal Jimmy… una tv che probabilmente si meriterebbe un articolo a parte 🙂 Consigliatissimo!

Voto: *****

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