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Quando l’horror è succoso… GRAVY!

Che bello è quando cerchi un film a caso aspettandoti una cazzata e invece ti ritrovi a sghignazzare felice per un’ora e mezzo? Lo so, succede di rado… ma ancora succede! A me è successo proprio ieri con…
GRAVY
Dai, cosa vi aspettereste da un film che si presenta con una locandina di questo tipo? Io un horror imbarazzante, e confesso di avere iniziato a guardarlo solo per il nome di Lily Cole. La bimbetta era già una delle cose più interessanti in Parnassus, ed ero proprio curioso di vedere come sta crescendo. Volete saperlo anche voi? Cresce bene.
In Gravy si presenta inguainata in un abitino da donna gatto e… vi rimane dentro per tutta la durata della pellicola, ma oh, mica possiamo avere tutto dalla vita! Anche perché abbiamo già tantissimo, e questo grazie al jobs act ed agli 80€ di Renzi.
Ma questa è un’altra storia.
La storia di Gravy è invece quella di uno squallido ristorante messicano senza finestre che sta per chiudere dopo la serata di Halloween, quando tre tizi neppure troppo armati sequestrano tutto il personale per… mangiarselo.
Gravy è un film che non si perde in lungaggini e ha da subito un gran ritmo, ha una colonna sonora sensazionale e fa ridere fin dall’inizio, con la cornice che presenta il personaggio principale (quello che vedete sopra vestito da clown) alle prese con un possibile interesse amoroso interpretato dalla comica Sarah Silverman, piuttosto nota negli USA. E fin da subito si capisce che il film andrà enormemente sopra le nostre scarse aspettative. Perché è ben diretto dall’esordiente (ma con esperienza in tv, soprattutto nella serie Psych) James Roday, ben recitato (mi aveva attratto il nome di Lily Cole, ma tanto per fare un esempio eclatante c’è pure Gabourey Sidibe, già candidata all’Oscar per Precious), divertente dall’inizio alla fine. E guardando i titoli di testa si capisce già che pure le scene gore saranno di gran livello, visto il coinvolgimento di Greg “The Walking Dead” Nicotero.
Il film resta sui binari della commedia gore senza diventare mai un vero horror, ma gli amanti di carne e frattaglie avranno di che divertirsi. In più di un senso! Quando i giovani cannibali costringono il cuoco a cucinare per loro i corpi dei colleghi escono fuori dei veri capolavori…
Proprio il personaggio del cuoco (Lothaire Bluteau) è il più divertente del lotto, ma anche gli altri danno vita a scene memorabili… sensazionale ad esempio quella in cui uno dei prigionieri cerca di recuperare, legato come un salame, la lametta nascosta da un’altra prigioniera… non vi dico dove, altrimenti vi sciupereste la sorpresa!
Gravy è un piccolo film, con pochissimi attori e ancor meno ambienti, ma nonostante questo (e forse proprio per questo) non delude, appassiona e diverte. Una pellicola spensierata e splatter come non se ne vedevano da tempo. Una bella sorpresa di inizio autunno 🙂
Voto: ****
Nota: il film è appena uscito negli USA e chissà se mai lo vedremo dalle nostre parti! Io l’ho visto con sottotitoli (inglesi anch’essi) tutti sballati, ma con un minimo di conoscenza dell’inglese si capisce bene lo stesso.

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