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Deadman Apocalypse – powered by EPAL

Deadman Apocalypse

 

I motivi per cui ho guardato Deadman Apocalypse sono, sostanzialmente, due. Il primo è che pensavo fosse un film con gli zombie o, in subordine, con Undertaker. Il secondo è che ho letto di sfuggita in una recensione che questo film era “il Birdemic del 2016”. E saprete tutti quanto amo Birdemic.

Undertaker

Si Undertaker, amo anche te!

Altra freccia all’arco di Deadman Apocalypse è la locandina, che fa pensare a un clone squattrinato di Mad Max. Insomma, roba simpatica!

Deadman Apocalypse

E invece no.

Il regista ha avuto un colpo di genio: aveva un budget ridicolo, poco tempo a disposizione ma nonostante questo tanta voglia di fare cinema postatomico. Come fare? Ma è semplice! Sua sorella aveva comprato un centinaio di bancali EPAL per farne dei mobili da giardino, ma dopo due minuti di tentativi si era conficcata una scheggia di legno nel dito ed aveva rinunciato, così Charlie Steeds ha avuto l’illuminazione: costruiamoci un labirintone e facciamo finta che sia una miniera!

“Ma come?” gli hanno detto gli amici, “un film tutto fatto dentro un labirinto di bancali EPAL?”

“Perché no? Magari mi danno anche una sponsorizzazione!”

E insomma per far breve la storia alla fine la sponsorizzazione non gliel’hanno data, ma lui ha girato lo stesso un buon 75% di Deadman Apocalypse dentro questo assurdo labirinto di bancali.

Deadman Apocalypse

BANCALI, BANCALI OVUNQUE!!!

La scusa è che un apocalisse non troppo specificata aveva provocato carenza d’acqua in tutto il mondo, così un gruppo di eroi era stato spedito a cercarla dentro una miniera (fatta coi bancali). Tra di loro Jack Deadman (ecco il perché del titolo, mannaggia), che a missione fallita era rimasto lì, nascosto in fondo, mentre dentro la miniera il cui ingresso era crollato si era formato un impero (popolato circa da sei persone) comandato dal perfido Rameses, che tiene prigioniera la bella innamorata di Jack, Alba Killbride. Tutto questo finché un bambino non scopre dove si nasconde Deadman, e lui a un certo punto dice “sai cosa, mi sono rotto i coglioni di vivere tra i pancali, vado a cercare Alba”.

Inizialmente il film non sembra neanche troppo male, con una scena filmata benino e che mette curiosità, in cui due bambini si muovono nell’oscurità.. due bambini che SANNO RECITARE, oltretutto. Il problema inizia proprio quando entrano in scena gli adulti. Mamma mia, che pena. Al di la della storia allucinante è proprio la recitazione esagerata di gente che non è in grado di stare davanti alla telecamera il problema. Quello, e i cazzo di bancali. Bancali su cui gli sgherri dell’impero si muovono a bordo di dei piccoli e penosi go-kart finiti lì chissà come e chissà perché, tralaltro.

Dio mio, ma perché guardo sta roba?

Ah già, perché sono ossessionato dai film brutti.

Ecco, se anche voi siete ossessionati dai film brutti potete tranquillamente guardarlo e poi offendermi (o offendere voi stessi). Altrimenti evitate.

Anche se è bella la scena in cui [SPOILER] i protagonisti emergono in superficie e il deserto postatomico che pensavano di trovare non c’è, chiedono il perché a un tizio trovato per caso e lui li guarda malissimo. Ecco, se incontrassi il regista anche io lo guarderei così, senza bisogno di parlare.

Voto: abisso di Cthulhu

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