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Saturday is Sharkday #3: Ghost Shark

Ghost Shark poster

Ghost Shark poster

Ben ritrovati all’appuntamento con la rubrica più squalida (ahahahahah squalida, l’avete capita? l’avete capita? Ehm) di questo blog già fin troppo squallido per conto suo: SATURDAY IS SHARKDAY! Siamo solo al terzo appuntamento ma già altre volte in passato (e in altri blog) ho scherzato sulla stupidità dei protagonisti dei più ignoranti tra i film di squali, che per evitare morte più o meno certa potrebbero semplicemente stare lontani dal mare. Bene, Ghost Shark sarà anche un film idiota e fatto con due lire, ma almeno risolve questo problema: lo squalo fantasma può apparire dovunque ci sia acqua, quindi nel mare, in una pozzanghera, in una piscina, in un bicchiere appena riempito o nel secchio utilizzato da una bella figliola al bikini carwash.

Nessuno è al sicuro, se c’è in giro GHOST SHARK!

E pensare che si poteva evitare. Tutto comincia per il solito motivo per cui cominciano questi film coi fantasmi: perché LA GENTE E’ STRONZA. Un raro esemplare di redneck costiero partecipa a una gara di pesca notturna, sta per portare sulla barca una preda piuttosto grossa ma arriva uno squalo che gliela mangia sul più bello. Lui allora si incazza e decide di vendicarsi, tra arpionate, pallottole e bombe a mano (chi è che non si porta dietro due bombe a mano quando va a pescare?). Lo squalo va a morire proprio in una grotta che ha il potere di riportare in vita come fantasma chi ci è morto di morte violenta, e allora CONTROVENDETTA! Vi sta bene.

Ghost Shark

Se fossimo in un film più tradizionale potrebbe finire anche tutto qui, ma trattandosi di squali, ahimé, l’appetito vien mangiando. Quindi alla mattina lo squalo fantasma traslucido pensa bene di terrorizzare la gente nella spiaggia, di mangiarsi una bella figliola e di continuare così anche nei giorni successivi. Pensavate di essere al sicuro nel vostro giardino in uno scivolo d’acqua?

E nel vostro ufficio, a bere allegramente acqua presa dal distributore?

ghostshark01

Insomma avrete capito. Per fortuna hanno capito tutto anche i più coscienziosi giovani del paese, che consapevoli che gli adulti da soli non avrebbero mai fatto niente decidono di prendere la situazione in mano e provare a farsi ammazzare ad uno ad uno, ok, ma almeno facendo qualcosa. Per fortuna però c’è almeno un adulto disposto ad ascoltarli e a dar loro una mano: il vecchio ubriacone guardiano del faro.

Ghost Shark

Ok, la situazione non appare rosea. Ma non perdiamo la testa.

Ghost Shark gif

COSA HO APPENA CHIESTO DI NON FARE???

Rispetto ad altri indegni film di SyFy venuti fuori a seguito di Sharknado, Ghost Shark (lo so, sembra impossibile) mantiene ancora un minimo di dignità, e nonostante effetti speciali che non sfigurerebbero sul filmato del matrimonio di vostro cugino Alfredo (che si è sposato nel 1994) cerca di mantenere una parvenza di professionalità. Ho scritto una parvenza, non vuol dire che non ci siano errori e castronerie.

Il regista è Griff Furst, che è anche attore ed ha fatto la controfigura dello sceriffo Lucas Hood di Banshee, ma senti un po’. Come regista non è nuovo al fenomeno squali, visto che nel 2011 ha già diretto Killer Shark (in arrivo anche su questa rubrica). Tra gli altri titoli della sua ricca filmografia spiccano Arachnoquake (terragnemoto?) e un paio di robe coi coccodrilli come Lake Placid 3 o l’appetitoso Ragin Cajun Redneck Gators. Ora sembra voler fare addirittura un film serio, a giudicare dalla locandina di Cold Moon, in uscita tra un mesetto.

Anche nel cast c’è qualche volto più o meno noto, a partire dalla protagonista che è Mackenzie Rosman, ovvero Ruthie di Settimo Cielo, che a 24 anni sembrava una quindicenne. Cosa che probabilmente l’ha agevolata per procurarle un servizio intrigante per Maxim.

Mackenzie Rosman

Non male anche quella che nel film dovrebbe essere la sua sorellina meno che sedicenne, visto che viene detto esplicitamente che non ha l’età per guidare. Questo non impedisce al regista di presentarci ripetute inquadrature del suo culo inguainato dentro ridottissimi shorts o addirittura di proporci una scena nella vasca da bagno. Il pubblico dei pedofili applaude e ringrazia. Ah, la tizia è Sloane Coe, che appare anche nel sopra linkato Zombie Shark. E il cerchio si chiude.

Sloane Coe Ghost Shark

Nella parte del vecchio ubriacone, invece, l’esperto Richard Moll di Chi è sepolto in quella casa? Completano il cast gli a me sconosciuti Dave Randolph-Mayhem Davis e Jaren Mitchell.

Devo anche scrivere una pseudo recensione vera? Boh, il problema di Ghost Shark è che alterna momenti allucinanti a parti un po’ troppo noiose. Se fosse una recensione vera si meriterebbe qualche pernacchia, ma visto che siamo nella rubrica degli squali… tre su cinque!

squalo squalo squalo

Gli altri film della rubrica squali:

#1: Paradise Beach e In The Deep

#2: Sharkenstein

4 thoughts on “Saturday is Sharkday #3: Ghost Shark”

  1. Non credo ai miei occhi, l’hanno fatto davvero! Uno squalo fantasma..la cosa più assurda e geniale allo stesso tempo 😀
    Recentemente ho visto Roboshark, che in confronto a questo, nonostante sia ugualmente geniale, è ben altra cosa, quindi non lo perderò 😉

    • Guarderò anche quello, ovviamente 😉 Comunque cercati Zombie Shark, lì siamo a livelli di assurdità ed ignoranza persino superiori!

  2. Molto interessante come film, lo vidi un annetto fa. Ha delle trovate davvero geniali che potrebbero giocarsela con Sharknado, ma tra una trovata geniale e l’altra c’è un po’ troppa noia…

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