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Road to Wrestlemania – Terza parte

Kurt Angle

 

Manca meno di un mese a Wrestlemania! Avete già letto la prima e la seconda parte di questo speciale? Non fatevi trovare impreparati, mi raccomando, oggi si ricomincia dalla K!

K COME KURT ANGLE

Kurt Angle

Solo qualche anno fa l’idea di rivedere Kurt Angle calcare i ring della WWE sembrava balzana. Una storia di gravi infortuni, dipendenze da antidolorifici (e forse peggio), una testardaggine infinita e l’età che continua ad avanzare sembravano chiudere le porte a un suo rientro. E invece… E invece non si deve mai dire mai in WWE, e Kurt a quasi 50 anni è di nuovo nella federazione più importante che ci sia, è il general manager di Raw e non disdegna di tornare a vestire i panni del lottatore, quando serve. Nonostante la salute non sia più quella di una volta (basta vedere come cammina!). A Wrestlemania il suo ruolo sarà di primissimo piano ma presumibilmente – e per fortuna sua – limitato. Sarà la spalla di Ronda Rousey nel suo debutto contro HHH e Stephanie McMahon, uno degli incontri più pubblicizzati e con più presa nel mainstream di questa edizione. Kurt serve a comunicare un po’ di esperienza a una che è ancora una novellina di questo mondo, e c’è da scommettere che HHH lo sbatacchierà qua e la stando bene attento a non fargli troppo male, finché l’ex campionessa di MMA non arriverà a sistemare le cose.

L COME LUCHA LIBRE

Lucha Libre

Nella WWF prima e nella WWE poi l’hanno sempre fatta da padroni lottatori muscolosi e dominanti: gente come Hulk Hogan, The Rock, John Cena, HHH, The Undertaker, divenuti dei veri e propri simboli del wrestling. Ci sono state delle eccezioni ovviamente: Bret Hart non era certo un gigante, ma il suo peso dichiarato superava comunque i 100kg; Shawn Michaels avrebbe potuto tranquillamente lottare tra i pesi leggeri. Eccezioni, appunto. In anni recenti questa tendenza è cambiata, e i vari CM Punk, Daniel Bryan, AJ Styles sono arrivati ai vertici mettendo in mostra uno stile decisamente diverso da quello a cui eravamo abituati, più tecnico e spettacolare. Il 2018 sembra poi l’anno del puroresu, con ben due lottatori giapponesi (Shinsuke Nakamura tra gli uomini e Asuka tra le donne) a vincere la Royal Rumble e a meritarsi un incontro per il titolo a Wrestlemania. Il wrestling europeo, poi, è sempre ben rappresentato da gente come Cesaro, Sheamus o Rusev. Cosa manca? La Lucha Libre, la lotta libera messicana che negli ultimi anni ha avuto esponenti importantissimi come Eddie Guerrero o Rey Mysterio, ma che dopo l’addio alla WWE di Alberto del Rio sembra non riuscire più a trovare rappresentanti all’altezza di competere per i titoli maggiori. A Wrestlemania non vedremo luchador impegnati neanche per il titolo cruiserweight, visto che Kalisto e Gran Metalik sono stati già eliminati dal torneo che mette in palio la cintura vacante. Il futuro è un po’ più luminoso, visto che Andrade Almas promette benissimo come campione NXT, ma per adesso il Messico può solo sperare che Rey Mysterio si riprenda dal piccolo infortunio patito e trovi uno spazio a sorpresa.

M COME MAIN EVENT

Main event

Una volta non c’erano dubbi su quale potesse essere il main event di Wrestlemania. Per la prima edizione Hulk Hogan si alleò con Mr. T. contro Roddy Piper e Paul Ondorff, con Mohammed Alì come speciale enforcer e Pat Patterson come arbitro, la terza ci regalò il monumentale Hulk Hogan vs. André the Giant, la quinta Hulk Hogane vs. Randy Savage, la sesta Hulk Hogan vs, Ultimate Warrior… ok, con pochissime eccezioni si può dire che una volta il main event era qualsiasi incontro con Hulk Hogan. O con il titolo in palio, quantomeno. Qualche avvisaglia di cambiamento arrivò con la grande crisi di metà anni ’90: nel 1995 ad esempio il main event su Bam Bam Bigelow contro il giocatore di football Lawrence Taylor, mentre subito prima si esibirono Diesel vs. Shawn Michaels per il titolo WWF. Non a caso l’evento viene ricordato come una delle peggiori Wrestlemania di sempre… Negli ultimi anni abbiamo assistito a un moltiplicarsi dei main event. Incontro con The Undertaker? Main event! Incontro per uno dei due titoli mondiali? Main event! Lo scorso anno sono stati definiti main event almeno quattro incontri, se non cinque: Roman Reigns vs. The Undertaker, Seth Rollins vs. HHH, AJ Styles vs. Shane McMahon, Randy Orton vs. Bray Wyatt per il titolo WWE e Goldberg vs. Brock Lesnar per l’Universal Championship. Quest’anno, con Brock Lesnar vs. Roman Reigns, AJ Styles vs. Shinsuke Nakamura, i due match per i titoli femminili che stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore, Ronda Rousey e Kurt Angle vs. Stephanie McMahon e HHH e il vociferato John Cena vs. The Undertaker, il numero potrebbe aumentare ancora! Chyi decide quale è il più importante? Chiamateli tutti main event che facciamo prima 🙂

N COME NAKAMURA

Shinsuke Nakamura

Shinsuke Nakamura contro AJ Styles. È già successo. Due anni fa, a Tokyo, nel SECONDO evento di wrestling più importante dell’anno. Già, perché se la WWE ha Wrestlemania la New Japan Pro Wrestling ha Wrestle Kingdom. Cambia il mese (gennaio), cambia lo stile di lotta, cambia il pubblico… È indubbio che negli ultimi anni sia stata la NJPW a offrire gli spettacoli migliori, i lottatori più spettacolari, le sfide più avvincenti. La WWE è andata avanti per la sua strada, e solo due anni fa si diceva che a Wrestlemania un incontro come AJ Styles vs. Shinsuke Nakamura non si sarebbe mai visto. E invece…

O COME OWENS

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Da ragazzo Kevin Owens (anzi Steen, il suo vero nome) parlava solo francese, come tutti i suoi amici nel Quebec. Imparò davvero l’inglese solo da teenager, guardando ossessivamente gli episodi di Monday Night Raw ed imitando i vari wrestler che parlavano al microfono. A 14 anni i suoi genitori gli consentirono finalmente di cominciare ad allenarsi come wrestler, a 16 lottò il primo incontro professionistico e a 19 lottò per la prima volta nella IWS, dove venne sconfitto dal tre volte campione di coppia WWF Pierre Carl Ouellet in un triple threat che vedeva coinvolto anche un altro canadese poco più che ragazzino: El Generico. 15 anni dopo i destini di Kevin Owens e El Generico (che ora si fa chiamare Sami Zayn) sono ancora legati. Sono migliori amici, poi nemici giurati, poi di nuovo un tag team unitissimo e così via, senza soluzione di continuità. E la cosa bella è che ogni volta riescono a stupire il pubblico, a trovare qualcosa di nuovo da raccontare sul ring e fuori, senza stancare mai. Anche alla prossima Wrestlemania si troveranno a calcare lo stesso ring, forse impegnati entrambi nella caccia alla cintura di US Champion o chissà, uno contro l’altro, nell’ennesimo capitolo di una rivalità che speriamo non finisca mai!

 

Appuntamento alla prossima settimana con la quarta parte!

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