Il Sarto di Corpi
Che Federico Guerri sapesse scrivere non c’erano poi molti dubbi. Con le storie di Bucinella ci ha saputo trasportare in un’altra dimensione, creando quasi giornalmente piccoli frammenti di realtà allucinata e reale, misteriosa e ordinaria. È stato (e probabilmente è) scrittore e drammaturgo, insegnante e regista, sindaco di Mondo di Nerd e padre di famiglia…
Che il suo personaggio Sante Gambacorta, creato per Libri Letali, mi sarebbe piaciuto così tanto… beh, ci speravo, altrimenti non l’avrei certo preso in preorder, ma così tanto?

Sante Gambacorta è il perfetto anello di congiunzione tra il grimdark e Better Call Saul, tra Joe Abercrombie e il legal drama. Sante vive in un mondo (low) fantasy, con gli echi di una guerra che forse non finirà mai davvero e una città sordida, senza speranza, piena di prostitute e tagliagole, dove i reduci di guerra come Orso Caione sono costretti a vivere di espedienti e dormire in dormitori pubblici perchè la società cosiddetta civile non è più posto per loro.
L’avvocato dei diavoli
Nella società più o meno civile, invece, Sante Gambacorta ci sguazza proprio. È stato una figura importante nella giustizia del paese, oggi è avvocato di chi non ha altre speranze, o forse non se le può permettere. Le sue arringhe sono dei veri e propri show, è cintura nera di cavilli e maestro nello scovare antichi codici perduti che possano scagionare i suoi clienti. Il caso di Orso Caione forse sembra più complesso del previsto, perché tutti l’hanno visto ammazzare la sua vittima con una quantità tale di coltellate da renderlo irriconoscibile, e perché Caione stesso sostiene si trattasse del più spietato dei criminali di guerra, il Sarto di Corpi in persona. Questo potrebbe anche giustificarlo… se non fosse che il Sarto è stato impiccato anni prima, e a guidare l’accusa nei suoi confronti c’era Sante in persona.
Ma non poniamo limiti all’oratoria, alle capacità di scavare fino a trovare la verità, all’inventiva di Sante Gambacorta… Uno che si meriterebbe sedici libri dedicati e un paio di serie tv su Netflix, e invece per adesso si deve accontentare di questo romanzo breve. Sono centoventi pagine o giù di lì, ma tutti devono cominciare da qualche parte, giusto?
Il libro è uno spasso. Veloce, ironico, intelligente, spietato quando serve, come la prosa di Federico Guerri, capace di passare dall’alto al bassissimo senza battere ciglio. È un’idea geniale portata avanti in maniera quasi perfetta. È un libro LETALE. E per questo mi sono deciso a scrivere questa breve recensione: non è (ancora) su Amazon, quindi per adesso l’unico modo di ordinarlo è dallo shop di Libri Letali, ma arriverà (vedrete) anche dagli sgherri di Bezos. L’edizione cartacea è bella, la copertina è fantastica, la carta è migliore del solito. Io non so davvero perché voi siate ancora qui invece di aver già provveduto all’acquisto. Vi piacerà ragazzi, ve lo prometto.