Ve lo ricordate The Loved Ones? Uscì sette o otto anni fa, senza attori famosi e con solo una invitante locandina (che mostrava una specie di reginetta del ballo brandire un trapano verso di VOI, amici lettori) ad attrarre spettatori. Era l’esordio come regista di lungometraggi di Sean Byrne, un ragazzone australiano praticamente sconosciuto che ci sorprese con una bordata non banale: violenta, scritta benissimo, con una grande capacità di tirare fuori il meglio dal cast a disposizione. Una famiglia disfunzionale […]