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Tag : roccherrolle

19 Feb 2013

Circle II Circle – Seasons will fall

che cover di merda. Si parte male. Mi ricordo quando nel 2003 uscì il primo album dei Circle II Circle. Ero in piena fissa da Savatage, e la notizia del nuovo gruppo di Zack Stevens mi entusiasmò. Presi il disco con gran fiducia e… beh, carino, non male, solido metal alla Savatage, ma senza alcun guizzo. Ascoltabile ma non entusiasmante. Confesso poi di non aver seguito la band, i miei interessi musicali si sono spostati verso mille altre cose e […]

16 Feb 2013

La recensione-sfida del sabato: MARCH THE DESERT – s.t.

C’erano una volta i Black Sabbath. E’ anche possibile che ci siano ancora, ma visto che Ozzy ormai è un rincoglionito non vale più (vedi post Bisogna saper smettere). I Black Sabbath, fin dal loro primo storico disco, ci hanno insegnato che pesantezza e velocità non sono necessariamente la stessa cosa, creando un genere con il loro hard rock sulfureo, i riff gravi e rocciosi di Tony Iommi, la perfetta sezione ritmica, le occasionali tirate psichedeliche e la voce sgraziata […]

15 Feb 2013

Bisogna saper smettere

Sapere quando farla finita è sempre una delle cose più difficili, per chi ha un minimo di successo. Ci vuole un gran coraggio a chiudere una carriera quando si sente di non avere più nulla da dire, solo i più grandi ci riescono. Dopo la morte di John Bonham i Led Zeppelin hanno capito che con un altro batterista la magia non avrebbe potuto ripetersi e comunque l’ispirazione era scemata. Michel Platini ha lasciato a 30 anni da miglior calciatore […]

10 Feb 2013

La recensione-sfida del sabato: UNKNOWN MORTAL ORCHESTRA – II

Le recensioni che si trovano in giro di questo disco parlano di tutto tranne che di musica. Ruban Nielson, chitarrista-mastermind della band e “uno dei musicisti più influenti della Nuova Zelanda” (come se ci fossero altri musicisti in Nuova Zelanda, andiamo) ha un tatuaggio di un occhio sul suo chakra del collo, ha vissuto in uno yurt con sua moglie e i suoi due bambini… in Oregon, non in Mongolia, ha firmato un contratto discografico su un fazzolettino di un […]

02 Feb 2013

La recensione-sfida del sabato: RECTAL COLLAPSE – PENETRATING IN YOUR ABDOMINAL CAVITY

E’ stata dura, ma ce l’ho fatta. Ho ascoltato per ben DUE volte Penetrating in your abdominal cavity, album d’esordio dei brasiliani Rectal Collapse. Ma non ci dovrebbe essere neanche bisogno di dirlo, il logo della band è chiarissimo. Il gruppo si è formato nel 2000, ma arriva solo dopo 12 anni alla propria prima release ufficiale (di cui abbia notizia). Dodici anni (il disco è uscito a settembre 2012 per la notissima (?) Lab 6 Music) che sono serviti […]

31 Gen 2013

La recensione-sfida del sabato – Introduzione

La sfida Ogni settimana andrò in un noto sito di fiumiciattoli musicali, ove acquisterò (senza pagare) il cd del gruppo più sconosciuto e possibilmente dal nome più assurdo che riuscirò a trovare tra le ultimissime release. Dopo almeno due ascolti (esageriamo) completi dell’album in questione riporterò qui, sul blog, ogni sabato, le mie idee sul gruppo e su quali altri mestieri alternativi i loro esponenti potrebbero intraprendere. Chissà, magari troverò anche qualche capolavoro misterioso! Il disco della prima settimana! Avrei […]

20 Gen 2013

2012 top 5: musica!

Come accade ormai da molti anni anche nel 2012 ho ascoltato per la maggior parte dischi vecchi, possibilmente in vinile… questo non vuol dire che non sia uscita roba interessante… come i 5 dischi qui sotto! 5- Slash – Apocalyptic Love Ne ho già parlato… nel frattempo ho continuato ad ascoltare il disco, ed ho superato anche le mie residue resistenze sul cantante Myles Kennedy. Slash ruggisce ancora, e se il rock classico continua a sfornare ancora dischi di questo […]

16 Dic 2012

Slash – Apocalyptic Love

Inizialmente questo secondo disco solista di Slash non mi aveva granché impressionato… così come il primo, del resto. Sarà che sono sempre stato affezionato agli Snakepit ed alle voci di Eric Dover prima, e soprattutto Rod Jackson poi. Myles Kennedy, già con gli Alterbridge, è sicuramente dotato, ma mi sembrava scimmiottasse un po’ troppo Axl per un disco che comunque è pur sempre uscito nel 2012. La prima parte del disco mi appariva ottima, ruffiana al punto giusto, mentre nella […]