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Rick and Morty – Stagione uno – Nessun bisogno di strade!

Rick And Morty

Non guardavo Rick and Morty perché… non so perché…

Anzi no, non sono Raz Degan, quindi so benissimo perché non guardavo Rick and Morty. Perché il primo episodio è un pessimo biglietto da visita per la serie e mi ha più volte frenato l’idea di andare avanti, visto che non è che Netflix sia avaro di alternative da proporre. E invece questa è un ulteriore conferma che la pervicacia è una virtù!

Rick And Morty

Rick è un anziano scienziato strampalato con dei capelli assurdi, perennemente ubriaco o peggo, che vive con la famiglia della figlia Beth e lavora costantemente nel suo garage alla costruzione di marchingegni sempre più straordinari. Morty è suo nipote, un ragazzino insicuro, buono, persino un po’ lento e tonto, coinvolto spesso suo malgrado nei sempre più pericolosi esperimenti o… viaggi nello spazio, tra le dimensioni, nel tempo del nonno. Esatto. Rick e Morty. Doc e Marty. È normale che vi ricordi qualcosa.

La più o meno volontaria collaborazione tra i due porta a un trionfo di avventure acide e sempre più esagerate, che si tingono spesso di horror cosmico e che citano di volta in volta grandi classici come Lo Squalo, Nightmare o Jurassic Park. Niente è nessuno al sicuro quando Rick si mette in testa qualcosa, e la cosa più bella è che quello che parte come un accumulo di assurdità scelte a random sembra andare a formare un quadro sempre più coerente e completo. Oh cavolo, i creatori di Rick e Morty hanno un piano!

Rick And Morty

I pittori di questo quadro così allucinante sono due nomi ben noti nel mondo della tv americana: Dan Harmon (Community) e Justin Roiland (Adventure Time), e non riesco a immaginare la loro collaborazione che come un delirio lisergico da assunzione di lsd. E non lsd normale: quello buono! Più volte guardando gli episodi mi è venuto da dire “voglio quello che hanno preso loro”!

C’è del genio della follia. Rick And Morty prende il gusto per l’avventura di Futurama e ci aggiunge la voglia di dire cazzate dei Griffin, ma sposta il volume del tutto a undici e – davvero – non si ferma di fronte a niente. L’episodio della svolta per me è stato il quinto, “Meseeks and Destroy“, che già dal titolo mi aveva conquistato. I Meseeks (Miguardi nell’ottima traduzione italiana) sono degli esseri evocati da una scatola di Rick che vivono solo per portare a termine la missione che viene loro assegnata, e poi sono ben lieti di morire. Mentre i due protagonisti sono impegnati in uno strano mondo fantasy scelto per una volta da Morty come sfondo della loro avventura, il resto della famiglia usa i Miguardi per migliorare le loro vite. Rick li aveva avvertiti di non dar loro compiti troppo difficili, e quello richiesto dal papà Jerry (aiutarlo a migliorare nel golf) non sembrava così esagerato. Ma ovviamente non mancano i ma…

Meseeks and Destroy prima diverte e ti fa esclamare “che cazzata”, poi inquieta, poi diverte di nuovo e capisci che anche questo è andato a mettere un altro tassello di una serie che non si limita a presentarti la classica famiglia da sitcom animata e a metterla in situazioni strane, no, Rick and Morty tiene ai propri personaggi, li ama (pur devastandoli ogni volta!), li fa crescere.

Rick and Morty

E proprio per questo ho adorato la prima stagione di Rick and Morty, più che per le gag, le assurdità, le risate, le citazioni e le trovate sempre nuove. Ed è proprio per questo che non vedo l’ora di cominciare la seconda, convinto che non sarà un “more of the same” ma che andrà sempre più avanti. Facciamoci stupire!

9 thoughts on “Rick and Morty – Stagione uno – Nessun bisogno di strade!”

  1. Non potrei essere più d’accordo, sulla base del primo episodio, NON avrei dovuto continuare a guardare questa serie, per fortuna sono andato avanti, perché al momento è la mia preferita tra quelle in circolazione, ho esultato per i (70!) nuovi episodi già commissionati e sono molto contento che anche tu ora sia dentro il tunnel di Rick & Morty, benvenuto nel club, occhio però, perché crea dipendenza 😉 Cheers

  2. Grande serie 🙂 Io l’ho vista tutta..e poi ha una continuity solida, qualsiasi cazzata succeda in una puntata ha ripercussioni in quelle dopo! Forse il miglior episodio è il settimo della terza stagione..vedrai..

  3. Che bella recensione!
    Sai, io ho visto solo qualcosina, che errore, eh?
    Molto bello anche ciò che dice Fab sulla continuity!

    Moz-

  4. Se ti è piaciuta la prima, la seconda ti farà esplodere il cervello. E nella terza c’è Pickle Rick. Ti invidio per non averla ancora vista tutta, serie senza paragoni.

  5. Per me è stato amore a prima vista fin dal primo episodio.
    Anche io ci ho visto analogie con Doc Brown.
    Il legame con Adventure Time (che seguo e tratto alla conclusione di ogni stagione) mi sfuggiva, intendo su uno dei due autori.
    Fantastico l’episodio dei Miguardi!
    Su un vecchissimo tweet lo avevo definito un “Doctor Who scurrile” e qualcos’altro che non ricordo, non ritrovo il tweet.
    Io sto leggendo anche il fumetto ma sono fermo al primo volume 😉

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