fbpx
logo

Wayne, ovvero non sottovalutiamo YouTube Premium

Vi ricordate di The End of the F***ing World? Quando poco più di un anno fa è uscita su Netflix si sono sprecati gli elogi, si è parlato di serie imperdibile, che racconta una generazione e che parla anche alle altre. Anche a me la serie è piaciuta, ma mi sono fermato ben prima di gridare al capolavoro. Eppure sui social ne parlavano tutti: guardatela! È bellissima! Vi cambierà la vita!

Ormai molto spesso si guarda qualcosa perché è su Netflix, al di la del suo valore effettivo. Per pigrizia lo faccio anche io, perché l’offerta è così ampia che comunque è molto difficile alla fine non trovare almeno qualcosa che in qualche modo ci soddisfi. È il brand Netflix stesso che ha creato fedeltà, e unito alla grandissima capacità di creare hype e di far parlare di sé questo porta spesso a una visione quasi acritica, o quantomeno falsata.

A riprova di questo, un paio di mesi fa è uscita su Youtube la serie di cui vi parlavo, Wayne, che con The End of the F***ing World ha più di un punto in comune. Qualcuno di voi ne ha sentito parlare? Avete letto recensioni? Articoli de Il Post o Wired che la elogiavano? Ne ha parlato Serialminds, ma non mi sembra di aver visto altro, né su blog né su siti specializzati, che al massimo hanno segnalato i primi trailer definendola “la serie dagli sceneggiatori di Deadpool”.

Eppure Wayne è una chicca. Una chicca vera. Il protagonista che ha l’onore di dare il titolo alla serie (Mark McKenna, 22 anni ma passa tranquillamente per un sedicenne) è un ragazzo problematico che vive con il padre malato di cancro. Dico problematico perché ha l’ossessione di raddrizzare tutti i torti che vede in giro, ma avendo come punto di riferimento la figura di Conan il Barbaro diciamo che i suoi metodi non vanno molto per il sottile e la sua comunicativa è piuttosto scarsa, e questo lo porta ad avere problemi a scuola, a essere attaccato da bulli e delinquenti vari, a non avere praticamente amici fatta eccezione per Orlando (Joshua J. Williams). Quando il padre muore decide di bruciare i ponti (e non solo) alle sue spalle e di andare in Florida dove vive la madre col nuovo compagno, che ha rubato a suo padre l’auto che tanto amava e che avrebbe voluto lasciargli in eredità. Non va da solo ovviamente, ma insieme a Del, la ragazza di cui è innamorato… e che ha conosciuto solo il giorno prima, ma la vita del barbaro (anche se magrolino) è così, non bisogna pensare troppo a cosa si fa.

Anche Del (Ciara Bravo. Anche lei 21 anni e non ci si crede. BRAVISSIMA. La amerete.) non è un tipino tanto apposto, altrimenti non sarebbe partita con lui dopo un giorno di conoscenza. Magari ha aiutato la SUA situazione familiare disperata, con padre alcoolizzato e fratelli bifolchi per far loro un complimento. La madre è morta un paio d’anni prima e se prima la famiglia problematica manteneva una parvenza di unione e felicità, da allora tutto è andato a rotoli. Così, la fuga. Padre e fratelli ovviamente non sono contenti, e una folle corsa a inseguimento (che comprende in altri due veicoli separati anche una strana coppia di poliziotti – un aspirante influencer e il suo capo dall’inquietante passato – e l’amico Orlando insieme al preside della scuola) per tutta l’america prende il via.

Il risultato è uno spasso. Una serie che va avanti con un entusiasmo incredibile e non teme di affrontare anche qualche errore… proprio come Wayne, insomma. Una serie che insegna che non si può vincere sempre (e anzi, spesso le si prende) ma che vale la pena provare. Una serie con dei momenti di assoluto genio e altri di divertimento sfrenato. Il tocco di Deadpool si nota eccome, ma non è la violenza il motivo per cui guardare Wayne… è tutto l’insieme. A partire da due protagonisti fantastici, per continuare con un cast di contorno azzeccatissimo.

Lo so che YouTube Premium non è Netflix, ma… si trova, non temiate. Provatela, poi fatemi sapere. Io ho la sensazione che se mi darete retta la ritroverò in molte delle vostre classifiche di fine anno…

15 thoughts on “Wayne, ovvero non sottovalutiamo YouTube Premium”

  1. «…ma avendo come punto di riferimento la figura di Conan il Barbaro» perdonami, ma ho smesso di leggere su questa frase, mi hai venduto la serie. Ora mi prendo permesso e vado a casa a vedermela, ci sono delle priorità nella vita! 😉 Cheers

  2. La recupero sicuro, anche se ti dirò che The End ecc.ecc. mi è piaciuta, ma non mi ha trasmesso moltissimo, cioè ho smesso di pensarci appena l’ho terminata.

  3. Se si decidessero di doppiare le serie, soprattutto Cobra Kai, potrei farci un pensiero ma di pagare per leggere le serie TV, non ci penso proprio!

    • Figurati che io invece ormai le serie doppiate non riesco più a reggerle… la qualità del doppiaggio italiano è precipitata negli ultimi anni, e nelle serie vediamo davvero il peggio del peggio

      • Fa troppo schifo il mio inglese ascoltato… Ho visito Cobra Kai mettendo di continuo in pausa, leggevo e poi mi godevo ogni fotogramma. Non sopporto di guardare una serie così, è una tortura!
        A me per ora ancora piace il doppiaggio italiano, anche se le voci sono poche. Ascolti sempre le stesse che poi ti distraggono perché pensi di avere un altro personaggio davanti.

        • Ti avevo già risposto ma la home di WP non me lo segnalava e io sono stanco morto per ricordare robe di blogging 🤦🏻‍♂️

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.