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Tuesday Trailer #53: 31

Rob Zombie 31

Scusate ehm ma 31 o 53? No, perché sono due numeri diversi, sa! Insomma, ci vuole un po’ di precisione, io dal Cumbrugliume mi aspetterei una maggiore chiarezza su questioni fondamentali come questa che…

31

Rob Zombie 31

Ok, 31. Ho capito.

Eh insomma, Rob Zombie è tornato, e nonostante tutto io non sto nella pelle. Si potrebbe dire che è un ipocrita, visto che nel 2013 aveva detto che non avrebbe più diretto film horror, ma ehi, aveva detto una cosa simile anche nel 2009, e chi ci ha creduto? La verità è che il mondo degli appassionati sembra sempre pronto a concedere una seconda chance a Mr. Zombie, nonostante qualche delusione di troppo. E non solo perché con La Casa del Diavolo ci ha regalato un vero e proprio classico moderno che riprende con personalità, rispetto e senza copiare i capolavori degli anni 70, no, c’è qualcosa di più. Gli abbiamo perdonato di aver osato provare a rifare Halloween, anche se sapevamo tutti che ne sarebbe uscito con le ossa rotte, perché CARPENTER NON SI TOCCA, gli abbiamo perdonato di aver fatto il passo più lungo della gamba con Le Streghe di Salem, probabilmente gli perdoneremmo qualsiasi cosa.

Perché Rob Zombie sembra davvero uno di noi. Uno che è cresciuto con l’horror assimilando capolavori e schifezze, ha digerito Fulci e Romero, Carpenter e Hooper, ma nella sua testa ha anche Peckinpah e Sergio Leone, Stanley Kubrick e Ken Russell. Rob Zombie ha ingurgitato sangue, budella, killer seriali, mostri, streghe, personaggi epici, colonne sonore incredibili, inquadrature improbabili, sceneggiature intricate ed altre che potrebbero riassumersi in due righe, e ne ha vomitato fuori qualcosa di suo. A volte improbabile, a volte onestamente pessimo, ma la sensazione è che ci abbia sempre provato in buona fede.

Rob Zombie 31

E come si fa a non dare una nuova chance a uno che è come noi?

In tutto questo, il fatto che 31 sembri davvero un film malato ed intrigante, e che Sheri Moon abbia ancora un gran bel culo, passa quasi in secondo piano. Ma guardate il trailer, guardate le atmosfere, i volti dei personaggi, i loro occhi. E’ un Hunger Games pieno di sangue e makeup da clown, è un Battle Royale negli anni 70 più malati. Come si fa a non amare Rob Zombie?

In hell, everybody loves popcorn!

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